
in questo testo l`autore critica l`isolazionismo delle associazioni psicoanalitiche tradizionali rispetto alle altre scienze psicologiche e la loro diffidenza di fronte alle neuroscienze. queste oggi indagano l`affettivita` inconsapevole, come da sempre la psicoanalisi, con altri strumenti e altro linguaggio. in questo quadro l`autore rileva come la teoria energetico-pulsionale di freud, pur contraddetta dal progresso scientifico, sia rimasta a caratterizzare, quasi mostro sacro, una religiosita` che si rileva sottesa allo spirito delle istituzioni psicoanalitiche: l`icona di freud. un tale spirito si accompagna a una confusione tra teorie psicoanalitiche diverse e tra di loro spesso incompatibili. a questa confusione teorica e a una orgogliosa chiusura entro una propria presunta unica ortodossia, l`autore imputa una cattiva immagine sociale, in cui la psicoanalisi e` andata incontro in questi ultimi anni. al disordine teorico l`autore si e` dedicato progressivamente in un lavoro di integrazione tra psicoanalisi, psicologia sperimentale, psicologia dello sviluppo, scienze cognitive, teoria dell`attaccamento e ora neuroscienze. in questo quadro ha elaborato una nuova metapsicologia, diversa da quella che freud ideo` cent`anni fa con la spiegazione pulsionale del funzionamento della mente umana.