per la prima volta riuniti in un unico volume, i tre poemetti autobiografici di ottieri mostrano la continuita` che li lega e appaiono ancora piu` potenti. sono tre monologhi torrenziali, un`unica confessione estrosa e tragicomica in bilico tra la sanita` e la malattia, il privato e il politico, la follia e il desiderio sfrenato. l`ironia e` la chiave di questa partitura in tre movimenti. l`autoironia e l`autodenigrazione sembrano uno sberleffo sull`orlo del baratro, uno sberleffo che, attraverso il caso individuale, colpisce il mondo intero. la malinconia e la disperazione sono come nascoste dalla maschera teatrale, dai giochi di parole, dalle rime impreviste, ma costituiscono la struttura profonda dei poemetti, il luogo dove immancabilmente vanno a finire le ossessioni dell`autore e il mondo esterno, risucchiato anch`esso in una spirale senza fine. |