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Guerra. Il Grande Racconto Delle Armi Da Omero Ai Giorni Nostri
Scurati Antonio
Editore: Bompiani
Collana: Saggistica
Formato: libri   
20.00 €      

NON DISPONIBILE   
la guerra accompagna l`umanita` fin dalle sue origini. il racconto che la civilta` occidentale ne ha fatto si e` declinato essenzialmente in tre modi - la narrazione epica nel mondo antico, quella romanzesca nel mondo moderno e quella televisiva nel mondo contemporaneo. per capire come la nostra cultura della guerra sia intimamente legata al racconto che ne facciamo, antonio scurati legge questi tre modi attraverso quello che chiama il "criterio della visibilita`": visibilita` come rivelazione, come possibilita` di comprendere la realta` di un mondo in guerra. partendo dall`epica antica - che con l`ideale eroico dell`iliade ha dato origine a una tradizione millenaria che pensa la battaglia come evento in grado di generare significati e valori collettivi -, attraversando la crisi di questo paradigma nella modernita` romanzesca e la sua dissoluzione nella convinzione tutta novecentesca che la guerra sia priva di un qualsiasi senso, arriviamo alla tragica attualita` del conflitto raccontato dalla televisione: quando le immagini della guerra sono entrate per la prima volta in diretta nelle nostre case - era il 17 gennaio 1991, data d`inizio della prima guerra del golfo - ci siamo illusi che al massimo della spettacolarizzazione potesse corrispondere il massimo della visibilita`, e invece ci siamo trovati di fronte a un`apocalisse svuotata di qualsiasi rivelazione. un`altra data spartiacque e` arrivata dieci anni dopo: dall`11 settembre 2001 la guerra, prima demistificata, e` stata investita di nuovo di un significato salvifico, come forma di violenza positiva che si contrappone alla nuova forma di violenza illimitata che e` il terrorismo. e non potendo affrontare il terrorismo sul suo terreno, poiche` questo non ha territorialita` alcuna, la guerra ha abbandonato il reale per assicurarsi il controllo dei cieli dell`immaginario. l`invasione russa dell`ucraina del febbraio 2022 sembrerebbe a prima vista smentire lo sviluppo di questo paradigma. putin e la sua guerra, pero
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