Il meglio di Jerry Jeff nel periodo migliore della sua carriera, quello con la Decca e la MCA, cioè gli anni settanta. 20 canzoni.
Jarrod è texano ed il titolo è già tutto un programma.
Mini album, 6 canzoni. Mosley è un buffettiano ed unisce il suo amore per il country con la solarità di Jimmy.
Nuovo trio che ha particolarità di avere tre voci soliste: Nick Hoffman (vocals, fiddle), Damien Horne (vocals, keyboard, guitar) e Krista Marie (vocals, guitar) sono i tre componenti di una band con le radici prepotentemente affondate nella vera musica country. Un boccata d'aria fresca, da parte di un trio che farà parlare di sè.
Un classico nella lunga discografia del gruppo western
Nuovo lavoro per il promettente country singer, già fattosi notare con Growing Up is Getting Old e Numbers. Questo è il suo primo lavoro, da quattro anni a questa parte. Carroll fa parte del new breed della scena country, non è un mezzobusto impettito di Nashville che fa musica bolsa, ma un giovane talento che, oltre a scrivere per altri, si dà da fare con la sua musica.
Billy Ray Cyrus, negli anni novanta, vendeva anche più di Springsteen. Almeno coi suoi primi dischi. Ora è una star assodata della musica country, ma non ha venduto la sua musica al miglior offerente. Casomai sua figlia, l'arcinota Miley Cyrus. In questo album, dove ci sono brani resi celebri da Kristofferson, JJ Cale, Waylon, Billy Ray fa l'interprete, più che l'autore. E poi ci sono ospiti di valore: Shelby Lynne, Bryan Adams e Glenn Hughes in Hey Elvis ( omaggio al King), Joe Perry ( Aerosmith), Shooter Jennings e Lee Roy Parnell.
Texano, Zane Williams non è al suo primo disco. Già si era fatto notare coi precedenti HurryHome, Texas Like That e Overnight Success. Williams è un figura abbastanza anomala: è un barroom country rocker, ma anche un poeta. Infatti i suoi dischi mischiano classico country elettrico alla texana, ma hanno dei testi spesso quasi letterari che danno al personaggio uno status decisamente diverso, rispetto a quello di altri suoi coetanei. Questro nuovo lavoro è pure texan country e, come dice il titolo, Bringin' Country Back.
Parte di "The Alan Lomax Collection / The Portrait Series".
Pubblicato con un libretto di 36 pagine con note, testi e fotografie.
Registrato nel 1953 da Alan Lomax a Londra; e nel 1952 a Dundalk, nella contea di Louth, Irlanda, da Peter Kennedy.
24 registrazioni dal vivo al The Bedford Arms.