
il volume e` una ricognizione tra byatt, gordon, howard, oates, pynchon, trevor, updike, vidal nel territorio dei "peccato mortale", cui si aggiunge un nuovo peccato: quello della disperazione, il male oscuro.




in questo periodo in cui si intrecciano dure polemiche e discussioni sull`evoluzionismo, tre noti studiosi si interrogano sul significato attuale della teoria darwiniana e sul suo statuto conoscitivo. perche` darwin e` argomento di cosi forte contrapposizione ideologica? quali argomenti ne sostengono la teoria? la risposta a queste domande porta a una ricognizione stimolante che concilia, con rigore e capacita` divulgativa, argomentazioni scientifiche e riflessione teorico-filosofica, sottolineando le molteplici implicazioni che questo dibattito solleva.





"una storia semplice" e` una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. eppure mai - ed e` un vero tour de force - l`autore si trova costretto a nominare sia l`una sia l`altra parola. tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. e subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l`opportunita` di riflettere. davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l`unico personaggio che nel romanzo ricerca la verita`, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi - un tempo che puo` ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. e forse questo l`estremo azzardo concesso a chi vuole "ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilita` che forse ancora restano alla giustizia".

un quadro esaustivo delle tematiche relative al processo di comunicazione, con particolare riferimento a quello veicolato dai mass media. basato sulle piu` recenti acquisizioni delle teorie sociologiche, il volume e` una guida alla conoscenza di tutto il sistema comunicativo, dalla natura sociale del linguaggio al rapporto tra comunicazione, testualita` e narrazione fino alle modalita` produttive dei media e agli effetti del loro grande impatto sulla societa`.










dapprima ignorati, poi osteggiati, quindi accolti come benefattori del capitalismo finanziario barcollante, infine colpiti da pesanti perdite nella crisi finanziaria internazionale: i fondi sovrani sono saliti alla ribalta dell`opinione pubblica con investimenti eclatanti in aziende degli stati uniti e dell`unione europea. i paesi del golfo, singapore, cina, libia, russia, nonche` la norvegia, grazie ai loro ingenti surplus energetici e commerciali, sono i principali protagonisti di questo scenario. come nascono i fondi sovrani? quali sono le loro strategie di investimento? con quali conseguenze sul piano geopolitico? come si sono mosse le istituzioni internazionali per incentivarne la trasparenza? il volume risponde a questi interrogativi offrendo un quadro aggiornato del fenomeno.

la riforma del sistema universitario nazionale per allineare l`istruzione superiore agli standard europei e` una delle vicende nelle quali sono state spese piu` energie, intellettuali e di governo, in questi ultimi anni. nonostante alcuni elementi di incertezza, e` ormai noto quale sara` il nuovo profilo dei titoli e dei corsi universitari: la formula 3+2 sintetizza i due livelli di laurea che saranno rilasciati dall`universita` italiana, oltre al diploma di specializzazione e al dottorato di ricerca. il libro di capano parte dall`esistente, da come funziona attualmente il sistema, per arrivare a delineare i profondi cambiamenti che investiranno studenti e professori.

comunione e liberazione nasce nella milano degli anni `50 per opera di don luigi giussani. il progetto religioso e il modello associativo che man mano prendono forma si distaccano nettamente dalle altre forme di associazionismo cattolico dell`epoca e puntano a coniugare esperienza interiore e visibilita` esteriore. dalla figura carismatica del fondatore alle strutture organizzative, dalla compagnia delle opere alla scuola di comunita` e ai momenti di festa collettiva: il volume ci parla di tutto questo con un occhio attento non solo a quello che cl e` per chi vi aderisce, ma anche per il ruolo che ha giocato negli ultimi cinquant`anni di storia del nostro paese.

donatella della porta, studiosa dell`azione collettiva, illustra le principali caratteristiche del movimento no-global. il volume analizza le sue origini, le varie strategie di contestazione, l`organizzazione a rete, le interazioni con governo e polizia, ma anche con la sinistra istituzionale. infine, mette in luce come il movimento, lungi dal rappresentare una reazione puramente negativa ai processi di cambiamento, intreccia, nella rivendicazione di una "globalizzazione dei diritti", domande di giustizia sociale.

le recenti crisi, dalla guerra nei balcani a quella in irak, hanno reso evidente che, se sul piano economico l`unione europea e la sua moneta hanno posto le basi per competere con gli stati uniti, sul piano della politica estera, della sicurezza e della difesa, molto resta ancora da fare. il volume ripercorre questo aspetto ancora incompiuto dell`integrazione europea dal dopoguerra alle minacce del terrorismo internazionale. nonostante tutto la sindrome dell`insicurezza che caratterizza l`attuale situazione spinge per una maggior cooperazione tra i paesi europei.


sedici racconti sotto forma di lettere, pubblici appelli, memoriali, orazioni funebri, trattatelli di teologia, sbobinature, dichiarazioni rese in tribunale. giulio mozzi sperimenta quasi tutte le variabili di una forma-base: il testo scritto dal personaggio con intento non narrativo (ma piuttosto argomentativo). ambiguo perche` i vari pezzi sono quasi sempre accompagnati da piccole appendici che, offrendo un tutt`altro punto di vista sui fatti, lasciano il lettore non solo incerto su che cosa sia veramente avvenuto, ma anche dubbioso sull`effettiva natura dei personaggi e sulla realta` degli eventi. truccato, infine, perche` l`istanza realistica di fondo viene alla fin fine, radicalmente smentita.

nato all`ombra delle dolomiti, per tutta la vita dino buzzati nutri` un forte amore per la montagna. valente alpinista, viveva la dimensione delle altezze in un modo tutto suo, esistenziale, tanto da farne un elemento fondamentale della sua arte: i monti ricorrono spesso nei suoi romanzi, nei suoi racconti, nei suoi enigmatici quadri. e anche nelle sue prose giornalistiche, a ragione considerate opere letterarie. ce lo testimoniano i pezzi raccolti da un grande studioso di buzzati, lorenzo vigano` in questa antologia: due volumi in cofanetto che restituiscono tutta la magia delle alte quote raccontate dalla penna di uno scrittore che le ha amate come nessun altro.

i volumi raccolgono gli articoli di cronaca nera scritti da dino buzzati per il "corriere della sera" e il "corriere d`informazione" in un arco di quasi trent`anni. l`autore di "il deserto dei tartari" fu, infatti, prima ancora che narratore, giornalista. entrato nella redazione del quotidiano milanese nel 1928, buzzati fu cronista, redattore e quindi inviato, e questi testi offrono interessanti spunti di riflessione sull`attivita` giornalistica nonche` su quella narrativa dello scrittore di belluno.

prendendo l`avvio dal primo versetto della genesi, la trattazione si amplia sino ad abbracciare tutta l`opera, in una esegesi appassionata e appassionante che introduce al mistero della creazione.

















un borgo toscano nelle paludi, vicino al mare. l`epopea di una famiglia di anarchici, ribelli per temperamento e tradizione: storia di tre generazioni di rivoluzionari dai nomi sintomatici di garibaldo, quarto, volturno, personaggi che partono per viaggi avventurosi e guerre in europa, africa, le due americhe trovando la morte nella lotta contro i padroni. donne combattive e coraggiose che si affidano anche agli oroscopi e alle fattucchiere. un mondo contadino, arcaico, ormai scomparso; una fiaba popolare con trovate fantasiose e insieme malinconiche, commosse e profonde, vivaci e gaie, pervasa dal senso della fragilita` della vita.

nel caso di sciascia, che rivendicava il diritto di essere "saggista nel racconto e narratore nel saggio", le etichette, si sa, funzionano male, mostrano tutti i loro limiti: saggistica e fiction, anzitutto. ma anche all`interno di una categoria in apparenza inscalfibile come quella qui utilizzata per il sottotitolo, i conti alla fine non tornano, e il cartellino, pur necessario, appare riduttivo. perche` la sorprendente vastita` delle letture di sciascia (sono qui radunati interventi sul furioso di ariosto e l`ulisse di joyce, su e.m. forster e lawrence durrell, su ivo andric e calvino, su montale e bufalino, per non citarne che alcuni), ma soprattutto la mobilita` del suo pensiero e l`incrollabile certezza che la letteratura puo` decifrare la realta` fanno si` che ogni saggio sia un luogo della liberta`, un porto franco dell`intelligenza, una scena sulla quale si materializzano figure, temi, tempi del tutto imprevedibili e che ci portano molto lontano da dove eravamo partiti.



con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri piu` vari, yasmina reza e` abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la danza dei personaggi di questo romanzo - mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte - senza mai allontanarsi dalla lucidita` intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che e`.





"bosco vecchio e` un mito: e` la foresta sacra dove affondano le loro radici l`infanzia dello scrittore e quella dell`umanita`, dimensione incontaminata che simbolizza la vita come forza gioiosa e gratuita, disinteressata ed eterna. bosco vecchio e` abitato da un popolo di `geni`, custodi degli alberi, titolari della magica possibilita` di trasformarsi a piacere in animali o in uomini, nonche` di uscire dai loro domestici tronchi per vivere una vita del tutto uguale alla nostra. un `fantastico`, che ci fa credere nell`incredibile perche` i suoi segreti, sono un inverosimile che ci aiuta a esaurire il verosimile." (dall`introduzione di claudio toscani)

gretto opportunismo, tirannia della maggioranza o fonte di coesione sociale? i diversi aspetti, moventi e conseguenze di un fenomeno sociale multiforme. ma qual e` l`identikit psicologico del perfetto conformista? quali situazioni sociali sollecitano tale comportamento e quali culture lo premiano? se la passione della maggioranza puo` imbrigliare lo spirito critico e mortificare la liberta` individuale, e` anche vero che la passione e la protezione del gruppo possono contribuire al raggiungimento di un obiettivo, anche quando si tratta di un obiettivo contro.

puo` essere spiacevole per chi la vive, ma assolve una funzione fondamentale nell`evoluzione della specie. i timidi sono attenti e sensibili, a volte possono esagerare con la cautela, ma raramente si sbagliano a percepire il pericolo. per questo non si sono mai "estinti". la loro prudente ritrosia compensa la sventata audacia dei coraggiosi e l`arroganza dei sicuri di se`. del resto non tutte le culture penalizzano la timidezza, e in alcuni periodi storici essa e` stata considerata una virtu`. su questo tema, cui di recente la psicologia ha dedicato molti studi, fa il punto questo libro.
dalle grandi rivoluzioni di fine settecento alla prima guerra mondiale: e` la periodizzazione di questo volume pensato esplicitamente per la didattica universitaria. una periodizzazione che vede l`ottocento come un "secolo lungo" - dalla rivoluzione americana ai primi anni del secolo - e che e` non solo largamente invalsa a livello storiografico, ma anche consacrata dai programmi scolastici e fatta propria dai nuovi ordinamenti universitari e dalla logica modulare che li contraddistingue.

questo e` un elogio della lentezza, intesa come elogio della lettura e della scrittura attenta. se scrivere e` indugio intorno al , e leggere un restare in totale compagnia di se stessi, percorrendo un percorso individuale, il testo in quanto oggetto privilegiato deve di conseguenza assorbire ogni attenzione. e l`attenzione e l`indugio sono virtu` da coltivare per i loro effetti positivi soprattutto in un`eta` come la nostra, l`eta` della velocita`. e la velocita` porta con se`, insieme ai notevoli agi, un`erosione culturale di cui ancora non siamo in grado di valutare le conseguenze.




"la prima qualita` con cui ci avvince la poesia di donne, pur ricca com`e` di significato, non e` il significato, ma qualcosa di molto piu` immediato e puro: e` l`esplosione con cui irrompe nel discorso. ogni prefazione, ogni convenevole e` stato consumato; egli balza nella poesia per la via piu` breve..." cosi` scriveva virginia woolf, nel 1913, per spiegare il fascino del grande poeta metafisico inglese john donne (londra 1572-1631). il suo testo introduce, assieme a quello di strachey, questa edizione dove si trovano tradotti in italiano tutti gli epigrammi di donne con una nuova versione delle poesie sacre e profane. completa il volume un ampio apparato di note, indispensabile per districarsi nei riferimenti religiosi e culturali del poeta inglese.
con il passare degli anni o a causa di determinate patologie, l?anziano tende a diminuire le sue performance e a restringere in modo esponenziale la capacita di utilizzo delle proprie risorse cognitive. una mente attiva propone percorsi di stimolazione cognitiva per la terza eta attraverso centinai di esercizi e attivita, da effettuare direttamente sul testo oppure in modo esponenziale. il volume e strutturato in 8 sezioni, attraverso le quali si stimola la persona non solo a livello prettamente cognitivo, ma anche sensoriale ed emozionale: laboratori linguistici, esercizi visuo-spaziali, attivita mnestiche, laboratori creativi, attivita sociali, esercizi di ragionamento, laboratorio delle emozioni, attivita con la musica. ogni parte e composta da numerose schede di lavoro di facile utilizzo e comprensione per aiutare l?anziano a mantenere e recuperare, in base alle proprie potenzialita e in modo ludico, quelle risorse che spontaneamente tende a limitare. la grafica chiara e pulita, l?eterogeneita degli esercizi e la praticita del testo lo rendono un efficace strumento sia per gli operatori sia per i familiari o per gli anziani stessi.

da sempre le attese, i problemi e le tensioni dell`individuo devono fare i conti con le stesse istanze, le necessita` e i limiti imposti dalla convivenza sociale. le difficolta` di questo rapporto si riflettono nello stereotipo negativo per cui individuo e societa`, io e noi sarebbero concetti contrapposti. elias opera invece una sintesi tra i due termini, superando la contrapposizione attraverso l`immagine di una rete. gli esseri umani si modificano nel loro rapporto reciproco: nel loro incessante tessere e ritessere, nel dissolversi e ricostituirsi dei rapporti il singolo cresce, spesso senza accorgersene nemmeno, senza averne alcuna consapevolezza. elias affronta la questione cruciale del vivere civile tornando ancora a insistere sul concetto di "societa`", il nodo centrale del suo pensiero.

