American Tunes è il nuovo album del leggendario Allen Toussaint, un musicista che, da solo, rappresenta la musica di New Orleans. Toussaint ci ha lasciato improvvisamente alla fine dello scorso anno, mentre era in tournèe in Europa. Questo disco, il suo canto del cigno, è un'opera di straordinario valore. Prodotto da Joe Henry, il disco è stato completato poco prima della sua partenza per l'Europa. L'album è stato registrato in due sedute: voce e piano, con Jay Bellerose e David Piltch ( come se zione ritmica ) nel 2013 a New Orleans e con ospiti come Bill Frisell, Charles Lloyd, Greg Leisz, Rhiannon Giddens e Van Dyke Parks, a Los Angeles nel 2015.
Il classico album del 1960, rimasterizzato e potenziato.
Nuovo album per Robert Randolph e la sua Family Band. Steel guitarists, cantante, con una forte esperienza ecclesiastica, ormai Randolph è uno dei maggiori interpreti di soul, blues e rock influenzato dal gospel nella musica contemporanea. Questo nuovo disco mette in evidenza la sua incendiaria band in una serie di brani tra rock, soul, blues e gospel, tutti ritmo, forza e vitalità, con forti aperture alla musica improvvisata, tipiche delle jam band. Dalla rilettura di I Thank You ( Sam and Dave ), a brani quali Got Soul, Lovesick, Gonna Be Allright, Find A Way, Heaven's Calling e Be The Change. Darius Rucker canta in Love Do What It Do. Altri ospiti: Anthony Hamilton e Cory Henry.
Pubblicato in origine dalla Warner Bros all'inizio degli anni settanta, questo disco di Arthur Alexander viene finalmente ristampato, in versione rtimasterizzata e potenziata. Si tratta di un disco culto, molto ricercato dagli estimatori del vero soul. Arthur Alexander, morto a soli 53 anni, era uno dei migliori soul singer ( anche compositore), dei deep sixties. Aveva scritto grandi canzoni ( You Better Move On, su tutte ) interpretate poi da Rolling Stones, Ry Cooder, Otis Redding, Beatles, Bob Dylan, solo per citare i più noti
In questo album abbiamo classici come Burning Love ( poi diventata un successo di Elvis Presley) e Go Home Girl ( ripresa da Ry Cooder ). Un disco molto bello che viene ristampato con l'aggiunta di due inediti e di due singoli pubblicato all'epoca, ma mai apparsi su LP.
Barrence Whitfield è sempre stato un soul singer personale, bizzarro nell'abbigliamento, eclettico nelle scelte musicali. Le sue radici, varie e variegate, passano da Screamin' Jay Hawkins a Sun Ra, da Little Richard a James Brown. Con una manciata di canzoni prese dai repertori di gente sconosciuta, ma anche scritte da membri della band, come Peter Greenberg (ex Lyres) il nuovo album di Whitfield coi suoi Savages è un lavoro a 360 gradi che mette in evidenza una serie di brani riletti con una miscela di suoni esplosiva, tipica di Whifield. Miscela che contiene soul ma anche gospel, rockabilly, R&B, punk e garage. Sonorità elettriche, gran ritmo ed una manciata di canzoni che sprizzano forza ed energia.
Matrici Jubilee. 20 canzoni coi Dominoes con Billy Ward e Jackie Wilson ed i Ravens con Jimmy Ricks
Antologia della Rhino, con matrici King. 20 classici soul eseguiti da Billy Ward and His Dominoes.
Booker T. Jones, già leader di Booker T. and The Mg's, ha da tempo intrapreso la sua carriera come solista. Ha inciso diversi dischi a suo nome, senza mai tradire le sue radici. Cosa che fa anche in questo disco, una sorta di companion sonoro della sua imminente biografia, giustamente intitolata Time is Tight. Not by Note ripercorre la sua carriera, tra brani vecchi rivisitati e canzoni composte per l'occasione. Un disco pieno di ospiti, di voci alternative, dove appare anche il figlio di Booker T, Teddy Jones. Altri ospiti: Ayanna Irish, Joshua Ledet, Ty Taylor, Sharlotte GIbson sino a Matt Berninger, voce solista e leader dei National.