
Dopo lo splendido disco dello scorso anno, Shine a Light, inciso assieme a Joe Henry, Billy Bragg continua la sua campagna anti odio, in favore dei diseredati. Ed inizia già dal titolo, decisamente contrario al presidente degli Stati Uniti, Ponti non Mura. Questo nuovo lavoro, un mini album con 6 canzoni è un dischetto decisamente bello, iniziando da Saffiyah Smiles, per approdare a Why We Build The Wall ( cover di Anais Mitchell), alla veritiera Not Everything That Counts Can Be Counted. Per chiudere con The Sleep of Reasons e King Sunny and The Day Flood e Full English Brexit, altro titolo molto interessante. Bragg fa musica, ottima musica, ma sta anche al passo coi tempi, cercando di spiegare il momento che stiamo vivendo.

4 LP. Nel 1972, Nel 1972 Jon i Mitchell era al top della sua forma. Ladies of the Canyon'( 1970 )e Blue ( 1971), avevano confermato il suo valore ed ingrandito la sua fama, al punto da farla diventare autrice di punta del cantautorato mondiale.Ed il periodo che ne seguì mostrò che l'autrice era a grandissimi livelli: For The Roses ( 1972), Court And Spark (1974) e The Hissing Of Summer Lawns ( 1975) - avrebbero confermato il suo valore.Questo periodo viene presentato nel box Joni Mitchell Archives, Vol. 3: The Asylum Years (1972-1975), che sarà disponibile in versione 5 LP con un libro contenente foto e un'intervista su questo periodo tra Mitchell e Cameron Crowe. La raccolta inizia con una prima versione di Cold Blue Steel And Sweet Fire, provata durante una visita di Graham Nash David Crosby da Wally Heider a una sessione di registrazione a Hollywood. Il box contiene anche i primi demo e le versioni alternative delle sessioni di For The Roses, Court & Spark e The Hissing Of Summer Lawns; ci sono anchde registrazioni dal vivo, tra cui l'intero concerto per il trionfale ritorno della Mitchell alla Carnegie Hall nel 1972 e il concerto conclusivo con la sua band di supporto Court And Spar', Tom Scott & the L.A. Express; e brani tratti dalle sessioni di registrazione con James Taylor, Graham Nash e Neil Young.