il sociologo francese jean baudrillard, che ha consacrato la sua opera all`analisi della societa` contemporanea studiando in particolare la societa` dei consumi, consegna in questo libro-intervista le sue riflessioni controverse sul sistema dell`arte contemporanea.
se si dovesse dire in cosa e in quali luoghi si cristallizzo` l`ideale della piu` oziosa, spregiudicata, esigente civilta` europea fra seicento e settecento, si potrebbe rispondere: in alcuni salotti di parigi, dove si celebravano i riti, insieme esoterici e trasparenti, della conversazione. via via allontanata, per volonta` del sovrano, dall`uso della forza come dal potere politico piu` incisivo, l`aristocrazia spese le sue ultime, dispettose energie nell`elaborare un modo di vivere che pretendeva di raggiungere un traguardo di perfezione a partire dal quale tutto il passato apparisse grezzo e goffo. con l`ausilio di alcuni geni della socievolezza si creo` cosi` una corrente impetuosa che attraverso` due secoli e investi` vastissimi territori.
jean giono ha organizzato in questo testo le note prese durante il processo a gaston dominici, accusato di aver ucciso nel 1952 sir jack drummond, la moglie ann e la figlia elizabeth nel dipartimento delle alpes-haute-provence. il caso suscito` allora molto clamore sia in francia, sia all`estero.
"questo racconto apparve originariamente sul settimanale "l`espresso" ma con la doppia firma fruttero&lucentini. semplice il motivo: quei due nomi uniti dalla e commerciale s`erano ormai bene o male consolidati come una ditta o azienda (in realta` era semmai una societa` di mutuo soccorso) e sarebbe stato stupido rinunciare a un marchio cosi` bene avviato. ci venivano delle idee, ci presentavano delle proposte, e noi le valutavamo, ne discutevamo, e poi decidevamo se buttarci o no. la richiesta stavolta era per un racconto di genere poliziesco, avendo "la donna della domenica" diffuso tra i periodici italiani di ogni livello e genere la seguente equazione: vacanze = brama di spensieratezza = lettura di evasione = polizieschi brillanti = f&l. cedemmo un paio di volte a tali offerte con risultati ai nostri occhi non entusiasmanti. con franco ci parlammo al telefono, e` chiaro. probabilmente lasciammo subito cadere la possibilita` di mettere insieme un intreccio poliziesco contenibile in una ventina di pagine, e fui forse io, o forse invece lucentini, a propendere infine per la ghost story." (dal backstage di carlo fruttero)
per i bambini non c`e` differenza tra la magia e la realta`, perche` entrambe sono nuove, inspiegabili e meravigliose. e trascinano i genitori in grandi scoperte di cui loro non si sentivano piu` capaci, paure a cui avevano smesso di pensare, sorprese per cui avevano smesso di stupirsi. le spiegazioni, i giochi, le avventure che ne nascono sono al centro di un legame fortissimo, che grossman racconta in storie che avvolgono i lettori con semplicita` e tenerezza: come quella di ruti che una mattina non vuole alzarsi per andare all`asilo. il papa` non la sgrida, ma le dice che nel frattempo gli altri giocheranno, si divertiranno, cresceranno e avranno i loro figli, mentre lei, dormendo, rimarra` bambina. forse allora e` meglio correre in cucina a fare colazione. e ad abbracciare mamma e papa` che per fortuna da piccoli si sono alzati per andare all`asilo! una raccolta di cinque racconti illustrati, in cui grossman regala levita` e poesia ai suoi lettori, piccoli o grandi che siano. eta` di lettura: da 6 anni.
in questo libro l`autore ricostruisce la vita, le opere di rembrandt e la storia stessa dell`olanda e dell`europa del seicento attraverso gli occhi di un suo grande protagonista, utilizzando, come chiave di lettura di un intero periodo storico, le splendide tele dello stesso rembrandt. shama delinea il profilo di un uomo alla perenne ricerca di se` e animato da un irresistibile istinto di competizione. esplora anche l`universo degli affetti di rembrandt: l`amatissima moglie e modella, prematuramente scomparsa; l`adorato figlio titus, che gli sara` strappato dalla peste; la tormentata maturita`, in cui ebbe al fianco l`amante hendrickje stoffels.
il ciclo dei romanzi noto come "i racconti di calza di cuoio" - di cui "l`ultimo dei mohicani" e` sicuramente il piu` letto - inaugura il filone "epico" della letteratura americana, esercitando un notevole influsso su tutta la produzione letteraria successiva. le suggestioni della vita e del paesaggio di frontiera, dove cooper trascorse l`infanzia e l`adolescenza, hanno plasmato la sua immaginazione di scrittore suggerendogli l`archetipo dell`eroe americano: un uomo che istintivamente evade dalle restrizioni della vita civile per cercare un rapporto con la natura, affine, nella sua ricerca di autenticita`, agli indiani, siano essi fratelli o nemici.
dai vent`anni e fino alla morte lo scrittore milanese carlo dossi (1849-1910) appunto` su certi quadernoni azzurri tutto quello che vedeva, tutto quello che pensava, tutto quello che sapeva. per esempio, per quanto riguardava l`attivita` sessuale di vittorio emanuele ii, scrisse: "vittorio emanuele fu uno dei piu` illustri chiavatori contemporanei. il suo budget segnava nella rubrica donne circa un milione e mezzo all`anno mentre nella rubrica cibo non piu` di 600 lire al mese. a volte, di notte, svegliavasi di soprassalto, chiamava l`ajutante di servizio, gridando `una fumna! una fumna!` - e l`ajutante dovea girare i casini della citta` finche` ne avesse una trovata, fresca abbastanza per essere presentata a s.m." gli stupri del re d`italia. l`immoralita` dei politici. la vacuita` dei filosofi. le bassezze degli insegnanti. la cretineria dei burocrati. il principe degli scapigliati racconta l`italia tra ottocento e novecento, degna madre di quella di oggi. con una nota di alberto arbasino.
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Deutsche Grammophon 1969 (Ristampa). Con Gundula Janowitz, Gerhard Stolze e Dietrich Fischer-Dieskau.