Richard Thompson, Garth Hudson, Graham Parker, Christine Collister, Dave Davies, Jimmy LaFave, Kimmie Rhodes, Will Sexton, K1im Richey, Eric Bibb, Jolie Gioodnight e molti altri, eseguono canzoni che sono state celebri nel 1800 ed all'inizio del novecento. Un disco pieno di fascinazioni antiche che riporta alla luce canzoni sepolte dal tempo. Reperibilità difficoltosa.
Dopo l'ottimo This Machine Still Kills Fascists, in cui eseguivano canzoni di Woody Guthrie, i Dropkick Murphys se ne sono andati in Oklahoma ad incidere il seguito di quel disco: Okemah Rising. Ancora Woody Guthrie, ancora i suoi ideali e le sue idee innovatiove: la difesa della classe operaia, la lotta contro le ingiustizie sociali ed il potere politico. Woody Guthrie e la sua grande musica, al servizio del popolo. Ed il disco, in cui appaiono ospiti come i Violent Femmes, Jaime Wyatt e Jess Ahern, è anche meglio del precedente. Più coinvolto, più tosto, più diretto. Grazie anche alla produzione attenta di Ted Hutt. This Album Kills the Fascists.
Shirley Collins, una delle veterane della scena folk anglosassone, è in azione sin dalla fine degli anni cinquanta, quando aveva incontrato prima Alan Lomax e, in seguito, indirizzato la sua carriera verso quella di interprete delle canzoni folk tradizionali inglesi. Una precorritrice, in tutti i sensi. Shirley Collins si rifà viva, con un disco nuovo di zecca, dopo avere pubblicato Heart's Ease poco più di un anno fa, dopo un silenzio durato più di quaranta anni. Archangel Hill è un disco puro, una rivistazione personalizzata del folk albionico più classico, fatta da una cantante tra le più dotate ma anche più esperte della scena anglosassone, e non solo..
Edith Piaf esegue le sue canzoni più famose a sessanta anni dalla sua dipartita. La Piaf è accompagnata da una orchestra sinfonica di Londra, formata da sessanta elementi.
83 anni compiuti, mica bruscolini. Ma Tom Rush, uno dei grandi folksinger Usa sin dagli anni sessanta, è ancora sul pezzo. Come conferma il nuovo album, un solido e ben costruito disco di canzoni, tutte nuove. Non pubblicava un nuovo disco da cinque anni il veterano Tom Rush, che in Gardens Old, Flowers New conferma la sua bravura di compositore, ma anche di performer,proponendo 13 nuove canzioni e la rielaborazione di un traditional blues: Custard Pie, che lui intitola Gimme Some Of It, cambiando anche il testo. Alcuni dei brani nuovi, come Glory Road, Siena's Song, Sailing, To See My Baby Smile, Won't Be Back At All Nothin', The Harbor, li aveva già suonati nei concerti. Ma il disco in sè stesso è ben costruito e decisamente piacevole. Tom, voce e chitarra acustica, dà il meglio di sè ed è in forma perfetta, aiutato da Matt Nakoa ( arrangiatore e musicista da lungo tempo al suo fianco ) e da una serie di musicististi di talento come Mike Reilly, Graig Aikin, Abbie Gardner, Joe Nerney, Seth Glier, Dave Eggar.Un ritorno inatteso quanto decisamente gradito.
Concerto tributo alla cantante statunitense con Jackson Browne, Jimmy Buffett, Crosby, Stills & NAsh, Emmylou Harris, Little Feat, Bonnie Raitt, Linda Ronstadt e molti altri.
The acoustic duo from Little Feat recorded live.
Secondo album del cantante e chitarrista irlandese.
Secondo album per il trio folk inglese registrato a Woodstock con la produzione di Simone Felice e David Baron (The Lumineers, Jade Bird Lenny Kravitz etc), che hanno arricchito il suono della band con rimandi al folk e al roots rock americano. Nel disco è presente in veste di ospite il leggendario Marty Stuart.
Giovane gruppo inglese tutto al femminile dal suono originalissimo che mescola ipnotico e scombussolato folk e raffinati arrangiamenti cameristici con l'elettricità rumorosa dei Velvet Underground come fossero una via di mezzo tra Patti Smith e le Raincoats. Il disco è il debutto e già in Inghilterra si parla in toni entusiastici delle fanciulle di Brighton.
