
si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? si puo sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedra piu? mettere in discussione l?origine, sfuggire alla sua stretta? dopo dieci anni sottratti al logoramento di una violenza sottile e pervasiva tra le mura di casa, finalmente un figlio puo voltarsi e narrare la sua disgraziata famiglia e il tabu di questa censura "con la forza brutale del romanzo". e celebrare cosi un lacerante anniversario: senza accusare e senza salvare, con una voce "scandalosamente calma", come scrive emmanuel carrere a rimarcarne la potenza implacabile. il racconto che ne deriva e il ritratto struggente e lucidissimo di una donna a perdere, che ha rinunciato a tutto pur di essere qualcosa agli occhi del marito, mentre lui tiene lei e i figli dentro un regime in cui possesso e richiesta d?amore sono i lacci di un unico nodo. l?isolamento stagno a cui li costringe viene infranto a tratti dagli squilli di un apparecchio telefonico mal tollerato, da qualche sporadico compagno di scuola, da un?amica della madre che viene presto bandita. in questo microcosmo concentrazionario, a poco a poco si innesta nel figlio, e nei lettori, un desiderio insopprimibile di rinascita - essere se stessi, vivere la propria vita, aprirsi agli altri senza il terrore delle ritorsioni. con la certezza che, per mettersi in salvo, da li niente puo essere salvato. l?anniversario e prima di tutto un romanzo di liberazione, che scardina e smaschera il totalitarismo della famiglia. ci ferisce con la sua onesta, ci disarma con il suo candore, ci mette a nudo con la sua verita. e lo schiaffo ricevuto appena nati: grazie a quel dolore respiriamo. dieci anni fa, quel giorno, ho visto i miei genitori per l?ultima volta. da allora ho cambiato numero di telefono, casa, continente, ho tirato su un muro inespugnabile, ho messo un oceano di mezzo. sono stati i dieci anni migliori della mia vita.

il secondo libro di poesia di bajani e` attraversato da molti animali. da quelli selvaggi dei documentari che ci ipnotizzano in tv, a gabbiani e storni osservati nei cieli cittadini, dal polpo di cui si e` scoperto un cervello diffuso lungo il corpo fino alle mosche dipinte sugli orinatoi. tra questi l`uomo, specie tra le specie, vorticante insieme alle altre sul pianeta; come loro cerca il contatto con la terra e come tutti non la riconosce piu` dopo averla violata cosi` tanto. ha la presunzione che la materia cerebrale gli dia diritto di dominio, e finge di ignorare quanto sia la sua condanna:

sono le dieci di sera, dentro e fuori del museo di anne frank, ad amsterdam. per tutto il giorno, come ogni giorno dell`anno, migliaia di persone si sono assiepate davanti alla casa nascondiglio di anne frank, per poterla visitare. sono turisti da tutto il mondo arrivati fin li` con le guide in mano: bambini che reclamano i mulini a vento invece del solito museo, adolescenti annoiati, maestre di scuola con in borsa il diario piu` popolare del mondo, famiglie, single, cani sciolti. sono le dieci di sera, e si avvicina l`ora della chiusura. uno dopo l`altro, i visitatori si avviano verso l`uscita, mentre una voce, in tutte le lingue, avvisa la gentile clientela che e` giunto il momento di recuperare giacche e borse e avviarsi verso la porta che si affaccia su prinsengracht 263. eppure, nonostante i richiami, ci sono tre persone che non raggiungono l`uscita. sono un padre e una bambina che si sono persi, e un ragazzo arrabbiato con i genitori e col mondo. le porte si chiudono, e loro restano li`, dentro quel posto in cui si e` nascosta la storia, e in cui ora sono loro a essere intrappolati. soltanto loro tre, tra i fantasmi di ieri e le loro presenze in carne e ossa di oggi. e la notte sembra non finire mai. con l`adattamento di sergio ferrentino.

lui e` uno dei tanti italiani che atterrano a bucarest, ma spinto fin laggiu` da un motivo diverso da tutti gli altri. gli uomini che scendono dall`aereo prima di lui hanno scarpe dalla punta quadrata e cravatte con il nodo troppo largo: sono in cerca di fortuna, hanno trasferito li` le aziende, tirato su capannoni e comprato fuoristrada per mettere le mani su donne e denaro. lui deve seppellire una madre che non e` mai stata sua per davvero, se non in un`infanzia - magica nel ricordo - di pazza allegria: una donna carica di sogni, che un giorno di molti anni prima si e` lasciata alle spalle lui e tutto il resto per seguire un progetto improbabile e una passione mal riposta. una storia d`amore totale all`orizzonte di un mondo che scambia per oro tutto quello che luccica.