
intorno alla meta del novecento il chiurlo eschimese e stato dichiarato estinto. questo piccolo, in classificabile libro racconta l?odissea di uno degli ultimi esemplari, che a ogni primavera, mosso dall?istinto, dall?antartide fa rotta verso l?artide per accoppiarsi - e per garantire la sopravvivenza della specie. una condizione tragica, la sua, giacche mai ha conosciuto i suoi simili, sterminati per puro diletto a partire dall?ottocento. l?ultimo dei chiurli parte cosi per un viaggio che ha del miracoloso: patagonia, paraguay, honduras, messico, stati uniti, canada... supera catene montuose e vulcani, burrasche e tempeste di neve; copre migliaia di chilometri in pochi giorni, senza riposare ne sfamarsi; sorvola foreste, fiumi, laghi, paludi; si libra sull?oceano come sulle ande e sulla pampa. ma se finora ha sempre affrontato la spedizione da solo, questa volta ha la ventura di imbattersi in una femmina della sua specie, con cui involarsi verso il luogo da lui scelto per riprodursi: pochi contesi metri di terreno spoglio nel nord piu estremo. sempre che il destino, nei panni esecrabili dell?uomo, non si metta di traverso. al lettore non restera allora che accompagnarli, complice e rapito, nella loro perigliosa, irrinunciabile missione, sull?ala di una prosa che per audacia, anelito e resilienza sa essere all?altezza di quel volo prodigioso.