l`idea che la `schizofrenia` sia una malattia ben precisa e` oggi tanto diffusa e radicata che chiunque dissenta rischia di essere tacciato di ignoranza degli ultimi sviluppi della ricerca, oltre che di indifferenza per le sorti del `malato di mente`. questo libro vuole contestare un tale ordine di certezze, alla luce di una critica originale e dettagliata della nascita, dello sviluppo e della persistenza del concetto e della diagnosi di `schizofrenia`, e degli argomenti usati a favore. mary boyle mostra come le diagnosi di schizofrenia, nonche` la ricerca su di esse basata, siano caratterizzate da una confusione concettuale, e come i dati della ricerca stessa siano stati presentati in maniera fuorviante. ne deriva pertanto una messa in questione dello status scientifico del concetto di schizofrenia, fatta salva la precisazione che cio` non significa negare l`esistenza di vari comportamenti e sofferenze problematici, ma solo negare la validita` di un loro raggruppamento sotto una qualsiasi entita` nosologica in senso medico. vengono cosi` offerte interpretazioni alternative di quell`insieme di manifestazioni che viene etichettato come `schizofrenia`, sottolineando la necessita` di chiarire i criteri in base ai quali determinati comportamenti vengono definiti sintomatici di malattia mentale. |