
"alessandro, il sommo dei re, adorato da menfi, invidiando il segreto del nilo mando agli estremi confini dell?etiopia uomini scelti; ma li arresto la zona rovente del torrido clima; videro il nilo ribollire". con queste parole, secondo il poeta lucano, un sacerdote egizio avrebbe dissuaso giulio cesare dal ricercare le sorgenti del nilo. se il grande alessandro aveva fallito, era dissennato che altri tentassero. ma il buonsenso non si addiceva alla tempra dei grandi uomini, soprattutto se si trattava di despoti che esibivano il proprio eroismo nell?impresa tentata, non necessariamente riuscita. andrea giardina.

nella memoria collettiva degli antichi, come nella memoria riflessa dei moderni, le grandi vittorie ottenute dai greci a maratona, alle termopili e a salamina hanno assunto un enorme valore simbolico. i 300 spartani che, seppur vinti, riescono a sconfiggere i vincitori. i nemici storici, sparta e atene, che si alleano in nome di un bene superiore. ma soprattutto i barbari, i nemici della liberta` e della civilta`, che si infrangono di fronte alla resistenza di una minoranza unita e determinata a difendere i propri diritti. la narrazione e la celebrazione, in esaltanti scritture poetiche, delle epiche gesta della confederazione ellenica contro la soverchiante armata di terra e di mare approntata dal gran re serse hanno fornito una serie di topoi letterari che hanno influenzato e continuano a influenzare il nostro immaginario. tanto da costituire un patrimonio che riemerge costantemente ogniqualvolta la storia lo richieda: da lepanto a nelson vincitore a trafalgar, dai testi incendiari del nostro risorgimento fino alle canzoni della resistenza. un libro appassionato e divertente, alla riscoperta dei mille fili che ci legano al nostro passato piu` remoto.