
pare impossibile che, tra le infinite strade che si aprono davanti, due persone che hanno condiviso le radici, sono state educate alla vita con gli stessi valori, scelgano di percorrere quelle diametralmente opposte. non sono solo diverse, le vite dei due fratelli protagonisti del nuovo romanzo di mauro corona, sono inconciliabili. cresciuti tra il respiro del bosco e lo sguardo severo e spoglio delle cime, grazie agli insegnamenti paterni hanno appreso il rispetto per la natura in ogni sua forma, hanno imparato la fatica buona, quella che porta a dare valore a ogni traguardo raggiunto. eppure, ora che sono adulti, il tratto di sentiero che hanno condiviso e ormai alle spalle, e i due hanno fatto scelte diverse. mentre lei, grazie agli studi intrapresi, ha messo al primo posto la salvaguardia dell?ambiente e ha sviluppato una sensibilita ecologista pura e intransigente, suo fratello si e dato obbiettivi meno nobili, e la sua conoscenza profonda degli alberi ne ha fatto un prezioso consulente per chi nel legno vede un?opportunita di guadagno. se per la sorella il taglio di un bosco e un imperdonabile affronto alla natura e una stupida autocondanna per l?uomo, per lui e la naturale conseguenza del progresso, il frutto dell?inarrestabile evoluzione che vede l?essere umano e le sue necessita al centro di tutto. ma se le loro strade si sono divise, e pur sempre sotto lo stesso cielo che respirano ed entrambi sentiranno la necessita di curare le ferite della vita adulta nei boschi dove sono stati bambini. con saggezza, mauro corona li condurra verso un finale dolce e doloroso che invita al perdono, alla comprensione, alla compassione.

stanco di storie tristi, reali o immaginarie, mauro corona ha deciso che e` arrivato il momento dell`allegria: basta disgrazie o morti ammazzati, esiste un tempo per la gioia. e quale modo migliore per rallegrarsi se non recuperando storie antiche perdute tra i boschi? "barzellette letterarie" come quella di rostapita, clausura e santamaria, riuniti per ammazzare il maiale ma troppo ubriachi per riuscirci davvero, o racconti che l`autore ha raccolto a erto e dintorni, nei paesi e nelle osterie, come quello di don chino, prete anziano, incapace di arrampicarsi fino alla casa piu` arroccata del borgo e di polte che, per ripagarlo della mancata benedizione, quasi lo uccide lanciandogli addosso una forma di formaggio. cosi`, scolpiti dalle sapienti mani di corona, momenti di vita di montagna, episodi tragicomici ed esilaranti diventano novelle, piccole grandi leggende da tramandare alle generazioni future. chi legge percepisce subito quanto l`autore si sia divertito nello scrivere - "come mi sono sempre divertito a fare libri, a raccontarmi storie per rimanere a galla" dice -, eppure lui stesso ammette di essersi accorto, procedendo nella stesura, di non essere stato fedele fino in fondo all`intento iniziale: a ben guardare, infatti, le storie raccolte in questo volume non sono tanto allegre. traggono tutte origine da fallimenti, solitudini, tristezze, "ricordano gente semplice, vissuta senza luci di ribalta, passata al buio del mondo in silenzio".