
chissa` se e` vero che dietro ogni grand`uomo ci sia una grande donna. e vero che spesso dietro una grande donna non c`e` che lei. quando cristina di belgiojoso dirigeva in francia la "gazzetta italiana", terenzio mamiani protesto` che "un giornale politico, primo di tal fatta per l`italia, fosse diretto da una donna". poveri uomini: anche i piu` grandi. alessandro manzoni, per esempio, turbato dalla "mani`a di quella signora di diffondere l`istruzione ne` suoi contadini". cristina ebbe una vita straordinaria: "bambola da salotto, topo di biblioteca e strega, principessa rivoluzionaria e infermiera, zingara e pellegrina`". il poeta heine la descrisse come "una bellezza assetata di verita`". al centro della sua personalita`, dei suoi amori e delle sue peregrinazioni stette la passione politica. aspetto` lungamente la stagione che si chiamo` primavera dei popoli (nome tornato improvvisamente vivo ai giorni nostri), la preparo` e vi si preparo`. gli scritti qui raccolti su milano e venezia uscirono alla fine di quel 1848 a parigi. "la liberta` individuale puramente politica," pensava allora, "non e` favorevole che alla liberazione effettiva di alcune classi privilegiate... il principio realmente popolare, il principio democratico ed evangelico e` il principio dell`uguaglianza. "corsa poi a condividere la "democrazia pura" della repubblica romana del `49, pur annotando le "minchionerie molte e varie" dei triumviri, cristina fu a capo del soccorso ai feriti.