nel pci, in cui erano vietate le correnti e il gruppo dirigente doveva sempre apparire unito, il dibattito interno e le divisioni in seno alla direzione che aveva sede a roma in via delle botteghe oscure rimanevano segreti. sulla base dei verbali finora inediti delle riunioni della direzione il libro ricostruisce i mutamenti della politica del pci e nel gruppo dirigente seguendo le di enrico berlinguer e di giorgio napolitano che sin da giovanissimi aderirono al pci di togliatti avendo presto incarichi rilevanti. napolitano, cresciuto all`ombra del leader della comunista, giorgio amendola, appare ora il principale collaboratore ora il principale antagonista di berlinguer, erede del togliattiano. vediamo cosi` come l`accordo e il dissenso tra i due leader comunisti animano le principali scelte del partito dal all`, dal periodo in cui il pci e` stato nella maggioranza di governo (culminato con l`assassinio di moro) al ritorno all`opposizione in contrasto soprattutto con il psi di craxi.dai verbali emergono la coralita` del vertice comunista (con aspetti e interventi finora sconosciuti dei suoi protagonisti, da nilde iotti a pietro ingrao, da luciano lama ad achille occhetto) e il modo nuovo in cui la sinistra italiana comincio` ad affrontare temi oggi attuali come le riforme istituzionali, il sistema elettorale maggioritario e il finanziamento dei partiti. |