questo libro e` il frutto di quarant`anni di ricerca dell`antropologo francese piu` discusso all`estero dopo claude le`vi-strauss. riprendendo i celebri studi di mauss sul dono, godelier arriva pero` a conclusioni diverse. se mauss ricorre alle rappresentazioni religiose della societa` per spiegarne il funzionamento, godelier contesta questa interpretazione, ritenendo che sia piu` plausibile fare riferimento a due norme di diritto, alla proprieta` inalienabile e all`uso inalienabile. tuttavia, il diritto non spiega perche` la norma si avvale sugli oggetti preziosi, usati come doni, e non su quelli sacri. questo e` dovuto al fatto che il sacro e` inalienabile e inalienato. a fornire una chiave interpretativa, e` stata la societa` dei baruya della nuova guinea, che pratica regolarmente i doni. in essa coesistono tutti questi aspetti: la moneta di sale, con limitati valori sacri, ha valore di scambio presso le tribu` limitrofe, come dono e non altrimenti fra gli stessi baruya; mentre per oggetto sacro hanno il kwaimatnie`, pietre pervase dagli yimaka gli spiriti della foresta - usate per l`iniziazione dei giovani. |