gramsci e wittgenstein. e difficile immaginare due biografie piu` diverse, eppure tra queste due figure cosi` importanti del novecento esistono molte affinita`: il nuovo saggio di franco lo piparo racconta e documenta la sorprendente storia dello scambio culturale avvenuto tra i due tramite l`economista piero sraffa. dal dicembre del 1933 fino alla morte (27 aprile 1937), gramsci vive in cliniche private. il 25 ottobre 1934 gli viene concessa la liberta` condizionale. durante gli anni delle cliniche, gramsci ha frequenti e lunghi colloqui con l`amico sraffa, che in quelle occasioni ha modo, tra l`altro, di accedere ai quaderni. negli stessi anni, wittgenstein e` impegnato a rivedere l`impianto del "tractatus logico-philosophicus "e a costruire un approccio filosofico-linguistico piu` attento agli usi "civili" del linguaggio. stando alla sua stessa testimonianza, wittgenstein deve a sraffa la novita` di questo approccio. in quegli anni, infatti, wittgenstein e sraffa s`incontrano quasi settimanalmente, a cambridge, per discutere del linguaggio e dei suoi usi. wittgenstein raccontera` che dopo le chiacchierate con sraffa si sentiva "come un albero cui erano stati potati tutti i rami". la prima versione manoscritta delle "ricerche filosofiche" e` del 1936. l`anno prima, gramsci aveva steso dieci pagine di appunti sulla nozione di grammatica (il quaderno 29 dell`edizione gerratana). |