
"si fa presto a dire pace. quando finisce una guerra, restano irrisolti innumerevoli problemi generati di norma da dettagli trascurati per ragioni di necessita. anche quando e ben chiaro il confine che divide i vincitori dagli sconfitti, a chi sara assegnato l?alloro per aver combattuto dalla parte del bene e chi sara invece dannato come un?incarnazione del male." niente di piu attuale, verrebbe da dire. ed e per questo che paolo mieli si impegna a tracciare in queste pagine un percorso che dalla storia antica alla piu recente inquadra i meccanismi (spesso imperscrutabili, subdoli, addirittura violenti) della pacificazione post-conflitto. nella convinzione, come scrive l?autore, che quando si tratta di "fare la pace" "un buon ripasso, ancorche per sua natura disomogeneo, puo esserci piu utile delle improvvisazioni. delle pur auspicabili sospensioni dei combattimenti. destinate a reggere per un tempo breve, e a covare nuovi conflitti". cosi dalla grecia antica al medio oriente, dall?italia post-bellica all?unione sovietica, mieli ci offre una panoramica avveduta e selezionata sui casi piu emblematici di "paci che non lo erano", di conflitti mai sopiti, di rivisitazioni storiche (o di storture, a volte) delle figure dei vinti e dei vincitori. sempre nel solco del magistero di renzo de felice, cui e dedicato il saggio conclusivo, che, scrive mieli, "mi ha insegnato a diffidare delle "verita rivelate", a mettere in discussione la versione ufficiale degli accadimenti passati. versione utile a far tornare i conti, a corroborare i giudizi sul presente".

nessuno troverebbe da ridire di fronte all`affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l`europa e innescato la seconda guerra mondiale e la creazione, a oriente, di quello che diverra` il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989. paolo mieli parte proprio dalle scintille del conflitto, dal patto molotov-ribbentrop e dai che hanno segnato anche il lungo periodo postbellico (e sopravvivono nella retorica putiniana) per impostare un`analisi attenta dell`eredita` che ancora scontiamo del secolo scorso. concentrandosi in apertura sull`ombra nera dei regimi tedesco e italiano, il lavoro dello storico porta l`autore a rintracciare nel passato piu` o meno recente i semi dell`autoritarismo: li individua nella reazione alla congiura di catilina, nell`agire di un papa come gregorio vii, nel populismo di guglielmo ii, nei tribuni della plebe durante la rivoluzione francese. infine, quando a quello storico si unisce lo sguardo del grande giornalista, mieli identifica i temi che abitano il dibattito pubblico odierno e che dell`autoritarismo portano un inconfondibile tratto: la convivenza religiosa spesso impossibile, la violenza organizzata del nostro mondo globale, il terrorismo nelle sue forme ormai internazionali, la cancel culture che abbattendo i monumenti vuole imporre una . per insinuare il dubbio che quella (in)giustificata euforia democratica sorta sulle ceneri della guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del muro di berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo: il secolo autoritario di un secolo fa dura ancora oggi.

viviamo tempi di cancellature, riscritture e revisioni, di riconsiderazione degli eventi e dei fenomeni della storia che hanno portato, in anni recenti, a prese di posizione e dichiarazioni epocali: capi di governo che si scusano in nome del proprio paese per torti od omissioni, per il ruolo svolto dai loro stati in vicende piu` o meno lontane. e quindi un elemento di scottante attualita` che accende la scintilla di questo libro: accostare nell`aula del le tesi dell`accusa, le arringhe della difesa, i controinterrogatori degli imputati per acquisire nuovi elementi di conoscenza e di giudizio. tenendo sempre presente che, come scrive paolo mieli, . cosi`, da fidel castro a mussolini, passando per vittorio emanuele iii, filippo v e perfino gesu` di nazareth, mieli riesce, con la brillantezza del grande divulgatore e l`acume dell`attento osservatore dei nostri giorni, a spiegare in cosa consista l`applicazione di un metodo per una rivisitazione dei fatti e delle figure della storia. il vero processo, dunque, necessario e prezioso, e` quello contro ogni tipo di falsificazione. ed e` .