venerdi` 5 maggio 2017, con la tappa alghero-olbia, prende il via il giro d`italia, appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di ciclismo del nostro paese. ma questa volta a rendere ancora piu` fervida l`attesa di milioni di persone c`e` una ricorrenza speciale: la corsa rosa taglia il traguardo del secolo. saranno cento, infatti, le edizioni trascorse da quel lontano 1909 in cui l`audace trovata pubblicitaria di un manipolo di giovani e ambiziosi giornalisti della si materializzo` in un percorso di 2448 chilometri, suddivisi in otto tappe disumane, che laureo` il varesino luigi ganna primo vincitore della competizione. colin o`brien, giornalista irlandese residente da oltre vent`anni in italia, ricostruisce con magistrali pennellate la storia del giro attraverso i personaggi che l`hanno reso unico, ricevendone in cambio l`immortalita` nella memoria degli sportivi. dalle gesta eroiche dei pionieri, tra polvere, fango, sudore e tanta improvvisazione, agli anni del dominio incontrastato di alfredo binda e a quelli del fascismo, che trovo` nel ciclismo, una disciplina che e` l`apoteosi della forza e della resistenza fisica, un efficacissimo strumento di propaganda. e poi i dualismi: dal piu` grande che lo sport nazionale ricordi, che spacco` il popolo italiano nelle due opposte e irriducibili fazioni dei coppiani e bartaliani, a quello del prode gimondi, che spese la sua carriera, comunque di successo, nel vano tentativo di contrastare il dominio autocratico del merckx, al piu` estremo tra moser e saronni, diversi come l`acqua e il fuoco, l`uno espressione della dura realta` contadina, l`altro figlio della ricca borghesia industriale. fino all`eroe piu` tragico, il piu` amato dopo "coppi", capace di far credere nella magia con la teatralita` dei suoi attacchi: pantani, vittima - come sportivo e come uomo - dell`ipocrisia del mondo delle due ruote nel suo periodo piu` buio. e ai campioni di oggi, nibali e aru su tutti, pronti a |