
in "caccia allo strega" gianluigi simonetti sonda, con rigore e senza ossequi reverenziali, luci e ombre del premio letterario piu` importante d`italia: un`istituzione antica e consolidata che appare pero` sempre piu` "sincronizzata alle esigenze dell`attuale societa` dello spettacolo", nello sforzo manifesto di allineare prestigio culturale ed efficacia commerciale all`interno di un mercato del romanzo frenetico e desacralizzato. storicamente autorevole, oggi piu` vivace e mediatico, lo strega e` il solo premio letterario italiano capace di incidere sul destino dei libri in finale, accrescendone significativamente la reputazione, la visibilita` e le vendite. spostando lo sguardo oltre le dinamiche elettorali e il marketing letterario, simonetti si concentra su un aspetto decisivo ma scomodo (e per questo trascurato da molti): come sono fatti i libri vincitori o selezionati per la celeberrima cinquina. le costanti tematiche, le soluzioni stilistiche, i modelli narrativi dei romanzi piu` noti e rilevanti passati per il premio negli ultimi vent`anni sono trattati come efficaci indicatori sociologici del nostro clima culturale; segnali concreti del modo in cui i protagonisti del campo letterario immaginano in questi anni il loro ideale "romanzo di successo". una ricognizione tra testi e contesti dello strega che mira dunque a un obiettivo ulteriore: attraverso l`analisi delle forme letterarie (con le loro coerenze e le loro contraddizioni) capire che uso facciamo del bello, del mediocre e perfino del brutto; scoprire alla fine chi siamo, e che cosa cerchiamo nell`arte.

il laboratorio di un progressivo distacco dalla tradizione del novecento: cosi` appare la produzione letteraria italiana degli ultimi decenni. leggendola come riflesso di piu` generali trasformazioni socio-culturali in corso, simonetti non si limita a indagare autori canonici e capolavori isolati ma interroga l`insieme di innovazioni formali, preferenze tematiche ed orientamenti strutturali di un ampio campione di opere. al di la` di gerarchie consolidate e confini di genere, lo studio della grande letteratura si combina con l`interesse critico per quella produzione mediocre e media, sempre piu` diffusa, il cui principale obiettivo non e` conoscere ma evadere. una mappa del nostro campo letterario, una storia delle forme, un`interpretazione complessiva dei molti modi in cui si scrive oggi.