

nella primavera del 1976 un vecchio indovino cinese avverte terzani: "attento! nel 1993 corri un gran rischio di morire. in quell?anno non volare. non volare mai". dopo tanti anni il grande giornalista non dimentica la profezia, ma anzi la trasforma in un?occasione per guardare al mondo con occhi nuovi: decide infatti di non prendere aerei per un anno, senza tuttavia rinunciare al suo mestiere di corrispondente. il 1993 diventa cosi un anno molto particolare di una vita gia tanto straordinaria: spostandosi in treno, in nave, in auto, e talvolta anche a piedi, terzani si trova a osservare paesi e persone della sua amata asia da una prospettiva nuova, e spesso ignorata. dopo oltre trent?anni di "viaggio" e ben piu di un milione di copie vendute, lette, rilette, prestate e regalate,""un indovino mi disse" continua a parlarci con voce sempre nuova e avvincente.

un monaco zen siede nel silenzio della sua cella, prende un pennello e con grande concentrazione fa un cerchio che si chiude, l`ultimo gesto della mano su questa terra. tiziano terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio folco di cos`e` stata la sua vita e di cos`e` la vita:

tiziano terzani e l`asia, una storia lunga una vita. ma e` terzani a raccontare l`asia o e` l`asia a raccontare terzani? difficile dirlo, tanto forte e` il legame che quest`uomo decise di stringere con il piu` misterioso e contraddittorio dei continenti. leggendo questo libro, che nell`avvincente varieta` delle sue pagine si offre come autobiografia e reportage, cronaca di costume e racconto d`avventura, ci si trova a rivivere gli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent`anni, a ripensare ai grandi ideali che l`hanno formata e ai protagonisti delle sue svolte, a dare uno sguardo al suo futuro. e al tempo stesso terzani invita a prestare ascolto all`altra voce, quella dell`oriente vero, vissuto nella sua quotidianita`, in mezzo alle donne e agli uomini, alle difficolta`, ai contrasti, ai riti, alle curiosita`, ai mille volti del continente che piu` degli altri sembra destinato a influenzare il nuovo secolo che e` cominciato.

un pellegrinaggio di pace che tutti dovremmo compiere. se al loro apparire "lettere contro la guerra" hanno rappresentato una delle riflessioni piu` importanti sul

nell`agosto del 1991 tiziano terzani si trova lungo il corso del fiume amur, in siberia, aggregato a una spedizione sovietico-cinese, quando apprende la notizia del golpe anti-gorbacev che ha appena avuto luogo a mosca. decide di intraprendere subito, questa volta da solo, un lungo viaggio che in due mesi lo condurra`, attraverso la siberia, l`asia centrale e il caucaso, fino alla capitale. un`esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro, una testimonianza in presa diretta di un evento epocale, una galleria di individui e popoli diversi, un panorama di citta` leggendarie, di luoghi sconosciuti e abbandonati ai margini della storia, di vestigia del passato e di segnali del nuovo che avanza. un viaggio, e un libro, che riprende la fotografia istantanea del tramonto definitivo dell`impero sovietico.
