
A tre anni dall'album precedente, la band texana torna con un disco grintoso, fresco all'insegna di un cowpunk ai confini con il rock celtico. Con un suono elettrico e esuberante, i Vandoliers mescolano country, rock e un pizzico di Messico con un ottimo lavoro delle chitarre e un ritmo vivace che fa pensare all'aria di baldoria che si respira in un qualunque saloon del Texas il sabato sera.

LP. A tre anni dall'album precedente, la band texana torna con un disco grintoso, fresco all'insegna di un cowpunk ai confini con il rock celtico. Con un suono elettrico e esuberante, i Vandoliers mescolano country, rock e un pizzico di Messico con un ottimo lavoro delle chitarre e un ritmo vivace che fa pensare all'aria di baldoria che si respira in un qualunque saloon del Texas il sabato sera.

Vandoliers rappresentano una delle più interessanti novità, nell'ambito della musica texana. Band originaria di Dallas-Fort Worth, conta sei elementi ed ha un suono decisamente unico: infatti mischia in modo esemplare tradizione e modernità
Prodotto da Adam Hill (Low Cut Connie, The Bo-Keys, Deer Tick, Don Bryant ) negli American Recording Studios a Memphis, il quarto album della band, Vandoliers, è un cocktail vibrante di red dirt country, tejano music e youthful punk. Una manciata di canzoni piene di forza e vitalità, con chitarre e fiati che si mischiano bellamente in un sound deciso e molto personale. Finalmente disponibile.