
israele e` nel cuore e nelle menti dei contemporanei, suscitando passioni e identificazioni, simpatie ma anche rifiuti e dinieghi. della sua storia, in italia, si sa ben poco. ancor meno sono conosciute le ragioni, gli eventi, i fatti che hanno portato alla nascita dello stato degli ebrei durante un secolo, il novecento, che ha visto mutare equilibri profondi. il libro intende indagare sui fatti, sui personaggi, sulle storie che hanno generato lo stato d`israele, fino ad arrivare ai giorni nostri. non un mero resoconto ma una narrazione viva, dal di dentro, delle premesse culturali, politiche e sociali che dalla seconda meta` del xix secolo originano il pensiero sionista e, in rapida successione, l`immigrazione in quelle terre nelle quali, nel 1948, sarebbe nato il nuovo stato. di cui viene poi raccontata, nell`intreccio tra cronaca e memoria, l`evoluzione storica, i mutamenti sociali ed economici, le trasformazioni culturali. un`indagine su quel che e` stato, una riflessione su quel che e`, un`ipotesi su quel che potra` essere. nella pluralita` dei giudizi l`opera intende costituire anche un punto di vista ebraico su un modo di

"il conflitto tra israeliani e palestinesi in questi ultimi anni e` di nuovo andato avvitandosi su di se`, dopo gli spiragli degli anni novanta. delle speranze trascorse rimane ben poco mentre delle antiche diffidenze tutto sembra essere stato riconfermato. alla radice rimane il mancato riconoscimento reciproco, la tragica finzione per cui, affinche` l`uno possa esistere, l`altro debba scomparire una volta per sempre". una terra, due popoli, ma non ancora due stati. claudio vercelli affronta, attraverso un`analisi dell`evoluzione del confronto tra arabi ed ebrei, dalla seconda meta` del xix secolo ai giorni nostri, gli elementi prioritari cosi come i nodi problematici che sono a tutt`oggi sul tavolo della discussione: le identita` nazionali, le risorse materiali e simboliche, la demografia, il ruolo delle religioni.