per lunghi frammenti, si alternano nel libro la voce di joe, fratello minore, appassionato di boxe e avido lettore, e quella di branko, fratello maggiore, interessato al ciclismo e al cinema. la loro infanzia si snoda nella pretoria degli anni settanta, in cui una famiglia piccoloborghese riesce ad acquistare casa nella periferia residenziale. tra i nuovi elettrodomestici e le automobili, manca pero` il televisore, che ancora non e` arrivato in sudafrica. la fonte d`informazione principale, quindi, sono i giornali, oppure la radio. il romanzo, percio`, e` una cronistoria dell`evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dalla carta stampata fino all`avvento della televisione e, infine, del digitale. il cuore del racconto e` il mito sportivo di cassius clay, ossia muhammad ali. joe ne e` ossessionato al punto da conservare per decenni uno scatolone pieno di ritagli di giornale sulle mirabili imprese dell`atleta. il pugile e` il pretesto per intessere un discorso sul razzismo e sulla storia del sudafrica, che si gioca tra il recto e il verso di quei ritagli, e si legge come in filigrana, fino al massacro di marikana del 2012, che sembra rievocare quelli di sharpeville e di soweto. |