"l`ombra inquietante di albert speer tornera` a ossessionarci? sembrerebbe che l`avversione per l`architettura moderna sia cosi` forte presso alcuni da sconvolgerne lo spirito al punto da far provare loro ammirazione, se non addirittura una venerazione senza scrupoli o rimorsi, nei confronti dei monumenti e di tutta l`opera di speer. a voler credere a costoro, l`opera dell`architetto di hitler costituirebbe un modello per l`architettura pubblica dei tempi nostri e di quelli a venire. il nazionalsocialismo di speer, la sua partecipazione ai massimi gradi dell`impresa hitleriana - hitler penso` a un certo punto di farne il proprio delfino - non sarebbero che elementi contingenti, secondari, che si potrebbe agevolmente mettere da parte, o tra parentesi, allo scopo di riscoprire, sotto la cortina ideologica, l`autentico nucleo architettonico". cosi` inizia questo breve testo di filosofia politica ed estetica di miguel abensour. abensour si richiama a elias canetti e a hannah arendt: compattezza dell`architettura, compattezza delle masse, totale eteronomia dell`umano. il totalitarismo, da qualsiasi epoca o movimento prenda in prestito gli elementi stilistici, produce un`architettura inscindibile dal suo progetto di totale e inedito dominio sull`umano. totale e` percio` la compattezza fra i totalitarismi e le loro architetture. |