a soli ventiquattro anni, nel 1905, lo studente di matematica l.e.j. brouwer tiene a delft, di fronte a un pubblico stupito e sconcertato, una serie di conferenze che saranno pubblicate pochi mesi dopo col titolo "vita, arte e mistica". opera di un temperamento ascetico e radicale, il libro e` un atto di ribellione contro l`intelletto - considerato fonte di ogni male e "simbolo della caduta dell`uomo" - e la scienza, e insieme un`esortazione a diffidare della mostruosa macchina sociale, i cui meccanismi sono appunto regolati dall`intelletto: l`unica salvezza per l`uomo viene individuata nell`affrancarsi dalla logica di un mondo alienato per ritrovare in un`interiorita` di matrice divina la sua piu` autentica natura. divenuto un celebre matematico, brouwer sara` protagonista di quella crisi dei fondamenti della matematica che scosse la scienza del primo novecento: "vita, arte e mistica" - che a lungo desto` imbarazzo e diffidenza nell`ambiente accademico svela le motivazioni segrete che lo indussero a rivoluzionare la sua disciplina elaborando alcune tra le piu` importanti teorie matematiche mai concepite. |