"nel mezzo di una conversazione che l`interessa molto, all`improvviso, senza che nessuno se l`aspetti, x interrompe cio` che sta dicendo o ascoltando con grida bizzarre, pronunciando parole che contrastano deplorevolmente con la sua intelligenza e le sue maniere distinte. queste parole sono per la maggior parte volgari imprecazioni, epiteti osceni e, cosa non meno imbarazzante per lei e per gli ascoltatori, un`espressione estremamente cruda per formulare un`opinione sfavorevole su qualcuno nel gruppo". e il 1825 e "x" e` la giovane marchesa di dampierre, nota nell`alta societa` parigina per il suo a dir poco stravagante comportamento. sessant`anni piu` tardi l`aneddoto piccante della nobildonna che urlava oscenita` diventa il caso di punta di un sensazionale articolo pubblicato dalla rivista "archives de neurologie", a firma di un giovane e brillante neurologo francese: gilles de la tourette. l`autore descrive nove casi di pazienti affetti da una bizzarra malattia ancora ignota, che lui chiama maladre des tics. tutti i soggetti presentano tic multipli e movimenti involontari, soprattutto al volto e agli arti superiori, accompagnati da brevi e incontrollabili scoppi verbali. la descrizione del quadro clinico elaborata da tourette e` talmente accurata che risulta valida ancora oggi, e la malattia stessa e` passata alla storia con il nome del suo primo scopritore. |