negli anni successivi alla grande guerra e all`epidemia della spagnola, alcuni idealisti decisero di voltare le spalle all`alienazione e allo smarrimento collettivo, fondando comunita` ispirate a principi sociali diversi. la storica anna neima si cimenta qui in un vivace resoconto delle utopie praticate in vari angoli del pianeta, presentando sei tentativi di costruire una societa` perfetta: la comunita` bengalese di santiniketan-sriniketan, istituita da rabindranath tagore; il villaggio d`arte di atarashiki mura sulle montagne del giappone; la nuova tenuta rurale di dartington hall in inghilterra; la comunita` tedesca dei bruderhof che sfido` hitler influenzando la controcultura; l`istituto dello sviluppo armonioso dell`uomo a fontainebleau fondato da g. i. gurdjieff e, infine, il trabuco college in california, la meno nota fra le comunita` intenzionali statunitensi. stravaganti visionari e comuni cittadini abbandonarono case e contesti sociali per affrontare penuria e disagio, derisioni e persecuzioni, e i tanti dubbi che emergono quando si cerca di conciliare i grandi ideali con i problemi quotidiani. tramite materiali d`archivio originali e lettere coinvolgenti, neima traccia la genesi e lo sviluppo di questi esperimenti sociali, ma soprattutto ne presenta i protagonisti in tutta la loro schiettezza, restituendo il clima intellettuale dell`epoca e il diffuso bisogno di porre le basi per un . incontriamo cosi`, in una veste sorprendente, artisti, scrittori e filantropi, fra cui gandhi, jung, hemingway, geddes o aldous huxley. anche se ebbero vita breve, queste comunita` sperimentali riuscirono a influenzare a lungo raggio gli ambiti piu` disparati, come l`educazione, l`ambientalismo, la psicologia e la ricerca medica, stimolando riflessioni e pratiche inedite. "gli utopisti" e` un saggio che fornisce suggestioni a chi aspira a un cambiamento, e mostra percorsi alternativi anche alla societa` attuale, sprofondata in una crisi di sistema e quanto mai a |