l`esistenza di pianeti abitabili all`esterno del sistema solare e` ormai certa e gli scienziati sono convinti che presto scopriremo forme di vita extraterrestri; ma siamo davvero pronti per il primo contatto con gli alieni, visto che la nostra fantasia continua a essere popolata dalle creature fantastiche e inquietanti generate nel nostro immaginario dai romanzi e film di fantascienza? per arik kershenbaum dobbiamo partire da cio` che sappiamo della vita sul nostro pianeta: il modo in cui sono fatti gli organismi terrestri puo` dirci come potrebbero essere fatti i viventi degli altri mondi. su qualsiasi pianeta, come sulla terra, gli animali dovranno muoversi, trovare cibo, sfuggire ai predatori, riprodursi, comunicare con i propri simili; e i loro corpi saranno plasmati dalle forze dell`ambiente e dell`evoluzione. basta uno sguardo piu` attento alle soluzioni della vita intorno a noi per farci un`idea dei possibili ecosistemi alieni e formulare ipotesi affascinanti quanto plausibili. grazie a "guida galattica per naturalisti" scopriamo cosi` che lo scheletro di un delfino, simi- e a quello di un antico ittiosauro, potrebbe essere anche il modello per altri agili predatori acquatici; che in ambienti in cui non ci si puo` affidare alla vista potrebbero essere diffuse le comunicazioni attraverso suoni, come nei pipistrelli, o segnali elettrici, come in alcune specie di pesci. visitiamo mondi acquatici ricoperti da una crosta di ghiaccio eterno, sotto la quale organismi simili a gran- chi e vermi potrebbero vivere capovolti; pianeti costellati di laghi di idrocarburi su cui gli animali potrebbero spostarsi con ciglia o pedicelli come molti invertebrati; atmosfere gassose talmente dense da poter ospitare ecosistemi aerei, domi- nati da esseri simili a meduse volanti. non fatevi prendere dal panico davanti alla vastita` del cosmo, alle possibili forme bizzarre dei suoi abitanti, al futuro incontro con civilta` aliene: aprite "guida galattica per naturalisti" e preparatev |