
"come il tao, ts`ao hsueh-ch`in insegue una forma suprema, che insinua il meraviglioso nel banale, il vero nel falso, l`irreale nel reale... e ogni opposto prende il luogo dell`altro in un gioco di riflessi che non ha fine... forse nessun romanziere occidentale possiede l`oggettivita` di ts`ao hsueh-ch`in: l`occhio chiaro e comprensivo, che fonde severita` e dolcezza nella precisione della giustizia; l`intelligenza che maschera l`implacabilita` del fato con la dolcezza soave dei modi. cosi` l`ambizione della letteratura moderna dopo cechov e stata realizzata in questo libro, in questa cattedrale incompiuta, da un grande artista che diceva di averlo scritto per gioco,