
da compagni di viaggio (1870) a l`albero della conoscenza (1900), i racconti pubblicati in questo volume compongono un personalissimo tour italiano. vi si possono ritrovare i luoghi di piu` prevedibile interesse: lo splendore notturno di firenze ne la madonna del futuro, l`incanto della campagna romana in adina, l`atmosfera della roma archeologica ne l`ultimo dei valerii. ma ci sono anche incontri ed entusiasmi meno scontati: i paesaggi alpini di a isella, l`opprimente canicola estiva di compagni di viaggio. conclude il percorso l`albero della conoscenza, che si svolge in inghilterra, ma vive dell`ironica nostalgia di villa carrara, dove l`italia diventa modello di una classicita` remota e stereotipo del pittoresco.


i topi sembrano essere la specie meglio attrezzata per sopravvivere a una catastrofe naturale. non a caso, dunque, grass ha scelto una ratta parlante per avviare con lei un serrato dibattito per il futuro dell`uomo e su un processo di autodistruzione che forse e` gia` irreversibile. per completare la sua apocalittica requisitoria, grass ha convocato in questo romanzo a piu` piani e varie prospettive i personaggi dei suoi libri precedenti.


per una serie di eventi tragicomici, faustino bertoldi, un argentino spiantato e senza radici, approda a bongwutsi, un paese africano piccolo e insignificante. in contrasto permanente con l`ambasciatore inglese, il protagonista di questo fantasmagorico romanzo usurpa il titolo di console del proprio paese e si trova coinvolto in avventure di ogni genere: terrorismi internazionali, movimenti di liberazione di popoli oppressi, duelli e storie d`amore, in una confusione dove puo` persino accadere che le scimmie indossino la divisa...

quanto delle nostri radici viene dai libri che abbiamo letto? `tutto, molto, poco o niente, risponde primo levi, a seconda dell`ambiente in cui siamo nati, dalla temperatura del nostro sangue, dal labirinto che la sorte ci ha assegnato.` nel 1981 levi allestisce un`antologia degli autori che gli sono piu` cari e piu` hanno contato per lui, motivando le sue scelte attraverso una serie di `cappelli` che possiamo anche leggere come una dichiarazione di poesia. ancora una volta levi si conferma scrittore onnivoro, enciclopedico e curioso, che incrocia gli interessi scientifici con quelli umanistici, sino a comporrre una figura di scrittore rara e forse unica nel nostro panorama letterario.

le "rime" costituiscono la raccolta delle liriche che il grande poeta fiorentino compose via via dalla giovinezza agli anni maturi dell`esilio, fino a quando tutta la sua attivita` creatrice si raccolse e si compi` nella stesura della divina commedia. la prima edizione delle "rime" di dante nel testo critico e col commento di gianfranco contini fu pubblicata nel 1939; riveduta e ampliata nel `46, rappresenta ancora oggi un saggio fondamentale nel campo degli studi danteschi.


nel 1994 una composita band di narratori (qualcuno di loro e` anche musicista rock) si e` riunita intorno a un`idea: rendere omaggio a h. p. lovecraft, il "solitario di providence", scrivendo un libro di racconti ispirati a lui e ai temi della sua opera. ispirati direttamente alle storie di lovecraft, o inventati di sana pianta con una stramba follia rockettara, i racconti narrano di mutazioni cosmiche, trasformazioni ecologiche e sessuali, deliri assortiti, sperimentazioni genetiche. gli autori: j.g. ballard, c.g. brandrick, william s. burroughs, ramsey campbell, michael gira.



le cinque storie della prima parte (miss king, il messicano calvo, giulia lazzari, il traditore, la biancheria di mr. harringhton) hanno come protagonista l`agente segreto ashenden in azione durante la prima guerra mondiale. le altre (prima del ricevimento, eroe di cartapesta, la virtu`, la moglie del colonnello, impronte nella giungla, il tesoro, le convenienze sociali) sono ambientate per lo piu` in inghilterra e mettono in scena finzioni sociali, di interesse, amorose, curiosamente simili a quelle in cui e` costretto a lavorare un agente segreto. agenti, ballerine, sicari messicani e falsi gentiluomini: dodici storie di un classico contemporaneo.



la leggenda di tristano e isotta non ha mai smesso di suscitare interesse e commozione nel mondo dell`arte, sino a divenire l`emblema dell`amore irresitibile e infelice. dal xii secolo in poi, e sino al 1857 l`anno della composizione dell`omonima opera di wagner, si sono succedute molte versioni, rifacimenti, trasposizioni in vari generi letterari e non solo in lingua tedesca. gottfried von strassburg compone il suo tristano verso il 1210 riprendendo la leggenda della nascita di tristano e seguendola fino alla morte. e` il piu` famoso poema tedesco sull`argomento e si apre con uno dei brani piu` perfetti di poesia in tedesco medievale.


i personaggi del romanzo sono "poveri bianchi" della georgia, caratterizzati da quell`ottusita` egoistica che scaturisce da un`estrema miseria materiale e morale. al centro della vicenda e` la famiglia lester: la moglie ada, la cui unica aspirazione e` avere un vestito e un cappello nuovi, la vecchia nonna, sempre alla ricerca di cibo e di tabacco, la piccola pearl, infantilmente atterrita dal marito cui suo padre l`ha letteralmente venduta, dude, il figlio sedicenne e un po` scemo, e bessie, la predicatrice quarantenne che se lo e` sposato. ma su tutti campeggia il capofamiglia jeeter che da anni si ostina a coltivare il cotone, rifiutandosi di andare a lavorare in fabbrica, dove potrebbe guadagnare abbastanza da mantenere la famiglia.

l`epistolario gramsciano e` scomponibile in due grandi blocchi: le lettere sino all`arresto (1918-1926), e le lettere dal carcere (1926-1937). le piu` note sono certamente quelle dell`edizione einaudi del `47, curate da palmiro togliatti e felice platone. via via seguirono altre edizioni. conosciute in tutto il mondo le lettere del periodo detentivo che resteranno nella storia della letteratura come una delle grandi opere di questo secolo, al contrario sono malnote le lettere 1908-1926.

un soldato contadino candido e astuto alle prese con l`elefantiaco apparato burocratico del regime. vera invenzione del romanzo e` pero` il personaggio del soldato, l`eroe popolare delle favole, impasto di comicita` e di epica grandezza, di ingenuita` e di astuzie bertoldesche.




nel primo romanzo l`anziano signor andesman attende, seduto fuori dalla sua casa di campagna, il ritorno della figlia; un`attesa che diventa tensione e riempie di se` un pomeriggio. nel secondo romanzo una coppia in vacanza, in un`affollatissima spagna estiva, arriva in un paese sconvolto da un delitto passionale. l`assassino e` braccato dalla polizia. sotto i lampi di un temporale, la protagonista vede un uomo nascosto in cima ad un tetto. una scoperta che potrebbe cambiare il corso delle vacanze e forse di una vita.


il cinema italiano tra il dopoguerra e il boom economico, i suoi protagonisti, l`intreccio tra finzione e realta`: ecco quello che ci racconta pirro in un lungo testo di impianto narrativo, costruito sul divagare di una memoria che, ammettendo la propria imperfezione, non pretende di recuperare in modo sistematico tutti i propri ricordi, ma cerca di ricostruire a poco a poco un`epoca sentita come unica nella storia del nostro paese. di pagina in pagina descrive anche il tortuoso processo che porta alla realizzazione di un film, dalla ricerca di un soggetto alle interminabili e spesso litigiose discussioni durante la sceneggiatura, dalla quantita` di copioni mai realizzati all`influenza dei produttori e degli imperativi economici.


amici da molti anni, joe e harry hanno tentato insieme varie imprese commerciali, rimaste tutte senza successo. per amore della famiglia, joe ha dovuto mettere la testa a posto e si e` rassegnato a un lavoro di programmatore di computer. ma un giorno, salendo sull`auto, joe si trova davanti a decine di copie dell`amico harry: alcune sono minuscole, altre gigantesche, ma tutte lo supplicano di rintracciare il vero harry e di fargli inventare una macchina capace di dargli il controllo dello spazio e del tempo.