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Love Supreme. Storia Del Capolavoro Di John Coltrane. Ediz. Ampliata (a)
Kahn Ashley
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
35.00 €      

   
john coltrane siede sullo sgabello di un pianoforte a coda e aspira il fumo di una pipa bianca. e il 10 dicembre 1964, e lo studio del tecnico del suono rudy van gelder, a englewood cliffs, nel new jersey, e` immerso in un`atmosfera religiosamente soffusa, silenziosa, anestetica. le volute prodotte da coltrane si addensano in un`aria adamantina: quella stanza e` il tempio in cui e` appena accaduto qualcosa di prodigioso, e il sacerdote giace esausto nell`angolo, prende fiato e medita. nei timpani risuonano ancora gli accordi di mccoy tyner, i colpi sulla cassa di elvin jones, le linee di basso di jimmy garrison. gli assoli di trane che fino a poche ore prima avvolgevano gli altri in un gorgo vorticoso e sfrenato. fu quella, la notte: l`america nera esplodeva nell`america bianca. john coltrane esplodeva nell`america e dava vita e fiato all`album che cambio` per sempre il modo di fare jazz: `a love supreme`. etereo e sovversivo, realizzato nell`arco di una sola, trascinante session, `a love supreme` e` il testamento di un`intera epoca, della quale coltrane ha saputo interpretare tutte le tonalita` emotive e sonore: la poliritmia africana propulsiva e catartica, i tempi dilatati del jazz modale, la litania meditabonda del folk orientale, le vampe del free jazz, il calore intimo del blues e la redenzione orgasmica del gospel. il risultato e` un magma incandescente e liturgico, in chiave minore, vertiginosamente preciso, sincronizzato, ma sempre sull`orlo dell`improvvisazione, dell`ignoto. e il jazz spirituale di coltrane, il suo grido assoluto, una preghiera purissima di amore supremo verso dio che ha stravolto con la musica le regole e i sentimenti delle generazioni successive, caricandoli di un`inaudita religiosita`. il saggiatore torna a pubblicare la grande storia di `a love supreme` raccontata da ashley kahn, arricchita da un testo inedito - scritto appositamente per questa edizione - e accompagnata dagli schizzi di coltrane con i primi abbozzi del suo capolavoro.
Silenzio
Cage John
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
42.00 €      

   
e il 1961 quando esce "silenzio". john cage ha quarantanove anni e una fama di musicista sperimentale che fino a qualche anno prima era limitata alle cerchie delle avanguardie metropolitane statunitensi. conosciuto soprattutto per l`associazione tra la sua musica per percussioni e pianoforte preparato e la modern dance, il suo stile muta radicalmente quando decide che i suoni debbano essere liberati - dall`intenzione, dal gusto, dalla storia, dalla memoria - per vivere di vita propria. che lo strumento principale del suo modo di comporre debba essere il caso. quando cage accetta l`idea di radunare i suoi scritti e le sue conferenze-performance in questo libro, il suo pensiero ha da poco contagiato irreversibilmente la nuova musica che si fa in europa. "silenzio" diffonde il contagio anche al di la` dell`ambito musicale e da` a cage una notorieta` senza precedenti. il libro viene accolto da una comunita` di giovani in pieno fermento artistico, culturale e politico. diventa subito un manifesto e un caso letterario. insieme di articoli, conferenze e saggi composti fra il 1937 e il 1961, "silenzio" spazia dai discorsi sulla musica - propria e degli altri - alla danza, alla pittura, allo zen, con storie e aneddoti che nel tempo sono divenuti proverbiali. da questo variegato insieme di testi - qui proposto in una traduzione riveduta e con una prefazione inedita in italia - emerge soprattutto la totale appartenenza di cage al pensiero musicale, la sua fede assoluta nel potere del suono. eppure, anche e proprio grazie a "silenzio", le sue idee si sono irradiate verso tutti gli ambiti della produzione artistica, definendo un nuovo rapporto tra materiale e gesto creativo. e ancora oggi il sasso gettato nello stagno non ha smesso di generare i suoi cerchi.
Visioni Di Robot
Asimov Isaac
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
22.00 €      

NON DISPONIBILE   
la prima legge fondamentale della robotica dice: un robot non puo` recare danno agli esseri umani. la seconda: un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, tranne quando tali ordini siano in contrasto con la prima legge. la terza: un robot deve salvaguardare la propria esistenza purche` cio` non sia in contrasto con la prima e la seconda legge. a partire dagli anni quaranta, con questi semplici enunciati, isaac asimov cambia radicalmente il modo di scrivere fantascienza: i robot non sono piu` una minaccia, figli di una tecnologia incontrollata pronti a ribellarsi agli esseri umani, ma strumenti raffinati, progettati per compiti specifici. i suoi robot sono . se elencare le tre leggi e` facile, applicarle puo` generare errori, inganni, situazioni paradossali: robot che mentono a fin di bene o che arrivano a interrogarsi sulla propria natura. come andrew, protagonista di , in grado di provare qualcosa di simile alle emozioni e desideroso di esplorare i confini che separano la sua esistenza artificiale da quella degli umani. o come le macchine esaminate dalla robopsicologa susan calvin, portatrici di errori di programmazione cosi` simili ai nostri difetti e debolezze, impensabili in strumenti teoricamente perfetti. le visioni di asimov travalicano la narrativa di genere per diventare la cronaca affascinante del viaggio dell`uomo verso il futuro, con tutto il suo vissuto di paure, desideri e speranze. le sue opere interrogano il modo in cui la tecnologia agisce sulle emozioni piu` profonde dell`umanita`. i racconti di "visioni di robot" parlano di colonie nello spazio, macchine pensanti e miracoli della scienza, ma soprattutto, oggi piu` che mai, colpiscono il cuore del lettore con dilemmi universali: quali sono i limiti morali nell`uso delle scoperte scientifiche? in che modo la tecnologia sta spostando i confini stessi dell`umano?
Pornografia
Gombrowicz Witold
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
24.00 €      

NON DISPONIBILE   
in una polonia bianca di spavento e calce pullulano le divise nere dei nazisti. la nazione e` entrata nella sua lunga notte ed emana odore di zolfo, di polvere da sparo sollevata dai venti. nel villaggio di brzusztowa, in un`elegante villetta, una coppia di signori di mezza eta` - federico e witold - conosce due giovani ragazzi e decide di porsi un eccitante, torbido obiettivo: manovrarli diabolicamente fino a farli innamorare. e una volta raggiunto il primo traguardo, tentare in tutti i modi di penetrare nell`intimita` della nuova coppia, coinvolgendola nel piu` libertino e assoluto dei rituali umani: l`omicidio. elogio della gioventu`, della sua pallida incompiutezza e dell`incantesimo erotico che ammalia e stordisce l`illusione di ogni maturita`, "pornografia" di witold gombrowicz e` considerata l`opera piu` scandalosa della letteratura polacca e una delle piu` perturbanti del novecento; e`, nelle parole di francesco cataluccio, il romanzo , perche` . come nelle storie di cosmo e ferdydurke, cio` che origina il gioco vizioso dei protagonisti e` la noia, il grigiore di una realta` monocroma che deve essere sovvertita, complicata, anche a costo di reinventarla, di scovare trame e indizi laddove non sussistono, e di seguirli fino alla porta che sigilla la grande stanza dell`ignoto. un mondo, quello edificato da gombrowicz, infantile e capriccioso, continuamente infittito di macchinosi intrighi, riti improvvisati e castelli irraggiungibili costruiti su montagne d`aria. eppure, come sempre accade nelle pagine del grande autore polacco, in quello che lui stesso definisce un l`invenzione si rivela infinitamente piu` lucida e credibile di ogni supposta realta`. postfazione di francesco m. cataluccio.
Lacrime Bianche
Kunzru Hari
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
22.00 €      

NON DISPONIBILE   
e un lamento, ma risuona come una maledizione. il blues di una voce che si contorce cercando tra gli spiriti piu` oscuri la forza necessaria per urlare, con l`ultimo fiato rimasto, una condanna. qualcuno ha cantato questa storia nella notte per renderla immortale, e ora il mondo non puo` far altro che ascoltare ancora e ancora la frusta cadere, il mondo non puo` far altro che sanguinare. quando seth, giovane e ambizioso musicista, registra accidentalmente lo splendido canto di uno sconosciuto in un parco di manhattan, non ha idea di aver appena scoperchiato un vaso di pandora ricolmo di odio, soprusi e ossessione. in fondo, la decisione del suo amico carter di diffondere in rete quell`audio spacciandolo per un inedito blues del 1920 gli sembra solo una beffa innocente. cio` che i due non immaginano e` che li contattera` un misterioso collezionista convinto che quel blues, il disco perduto di charlie shaw, sia esistito davvero, e che la sua scomparsa sia segnata da un destino di morte e dannazione. per seth e carter scoprire la verita` diventera` allora un tormento, una missione che li risucchiera` dai quartieri cool a periferie dominate da violenza e poverta`, fino al mississippi, alla ricerca di un fantasma senza nome sotto il cui velo si nasconde la rabbia dell`america.
Scoperte
Bernstein Leonard
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
32.00 €      

NON DISPONIBILE   
quella di leonard bernstein, compositore e direttore d`orchestra statunitense tra i piu` innovativi e travolgenti, e` stata un`opera di scavo nella cultura musicale e sociale durata cinquant`anni, dalle astrazioni delle "piano variations" di aaron copland del 1930, alle lotte fra gang nella new york anni cinquanta di "west side story", all`evaporazione delle avanguardie agli albori degli ottanta, passando per il terrore nucleare, la lotta per i diritti civili, la guerra fredda, la strage in vietnam. all`apice della popolarita`, bernstein si ferma a raccogliere i suoi scritti e crea un mosaico di immagini e suoni, vite e vicende che restituiscono il volto radicale dell`america, un ritratto vivido in cui la storia civile confluisce in quella musicale e la musica si fa strumento di trasformazione della civilta`. ne le "scoperte" il compositore esplora i continenti antichi della musica classica, le nuove citta` del pop e gli edifici in chiaroscuro del jazz. da ogni scoperta affiorano infinite storie, ricordi personali e interpretazioni collettive: memorie che attingono all`infanzia, alla vita famigliare e alla precoce educazione musicale, come ai fatti di cronaca, ai drammi e alle rivoluzioni che hanno segnato il novecento, o ancora analisi illuminanti sui maestri di sempre, beethoven e mahler, mozart e stravinsky, ma anche koussevitzky e copland. senza mai perdere di vista i veri destinatari della sua arte: i giovani, a cui bernstein dedica musiche, ascolti, lezioni, concerti, in un costante e trascinante coinvolgimento. "scoperte" e` per bernstein anche un`occasione per ripercorrere i momenti cruciali della propria carriera, attraverso teatri indimenticabili e incontri straordinari, opere di successo come "west side story", "candide" e "on the town" e pietre miliari come "kaddish". e, infine, per aprire ai lettori lo scrigno prezioso in cui ha accumulato negli anni documenti, lettere, poesie, scritti critici, fotografie intime che restituiscono oggi il ritratto di un
Billie Holiday
Szwed John F.
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
26.00 €      

   
sembra la declinazione di una personalita` spigolosa, invece e` quella di una voce, una voce : quella di billie holiday, la piu` grande interprete jazz di tutti i tempi. la dea dalle celebri stravaganze e irregolarita` ritmiche; la billie politica di strange fruite della harlem degli anni trenta, anima gemella di lester young e rivale di ella fitzgerald; la billie trasformista che strizza l`occhio al cinema e alla televisione ma viene paragonata a un poeta come john donne. un`icona inesauribile che ancora oggi, a sessantanni dalla scomparsa, chiede di essere decifrata. non solo per le mistificazioni che costellano la sua discussa autobiografia, "lady sings the blues". ma perche` la sua vita e la sua musica sono due giganti che si fronteggiano, difficili da armonizzare in un`immagine unitaria che non limi le asperita` e le bizzarrie della sua persona ma nemmeno lasci in ombra la sua dimensione artistica. john szwed prende in mano l`intricato filo dell`esistenza di billie holiday isolando le vicende biografiche - la miseria durante l`infanzia, poi la piaga del razzismo, l`abuso di droghe, la brutalita` degli uomini - dalla sua ascesa musicale, quando il jazz, il pop e il blues si mescolarono e la voce di billie holiday plasmo` la storia del jazz. tra brevi ritratti, scorci storici e raffronti inediti - come quello fra le "diseuses" del cabaret parigino e i cantanti gospel, soul e rap afroamericani -, szwed si dimostra il maestro delle contaminazioni, dell`emozione e del rigore, capace di dare a billie holiday un volto nuovo, sfaccettato come un ritratto cubista. con "billie holiday" il saggiatore torna sulle tracce di questa artista intramontabile. perche` se , le improvvisazioni di billie holiday risvegliano in noi la meraviglia dell`ascolto.
Citta` Sola
Laing Olivia
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
24.00 €      

NON DISPONIBILE   
bisogna aver toccato l`abisso per saperlo raccontare. per descrivere il vuoto avvolgente di una ferita che diventa uno stigma o l`angosciante cantilena che rimbomba in una casa di cui si e` da sempre l`unico inquilino. per restituire con la sola forza della voce certi angoli della metropoli, dove la suburra si fa rifugio e l`esclusione sollievo; per dire il loro improvviso, tragico trasformarsi da giardino delle delizie in inferno musicale. olivia laing rompe le pareti dell`ordinario e edifica all`interno della new york reale una seconda citta`, fatta di buio e silenzio: un`onirica capitale della solitudine, cresciuta nelle zone d`ombra lasciate dalle mille luci della grande mela e attraversata ogni giorno dalle storie di milioni di abitanti senza voce. un luogo in cui coabitano le esperienze universali di isolamento e i traumi privati di personaggi come andy warhol, edward hopper e david wojnarowicz; in cui ogni narrazione e` allo stesso tempo evocazione e confessione. quella tracciata da olivia laing e` una visionaria mappa per immagini del labirinto dell`alienazione. un flusso narrativo che investe le strade di new york e nel quale si mescolano la morte per aids del cantante klaus nomi e l`infanzia dell`autrice, cresciuta da una madre omosessuale costretta a trasferirsi di continuo per sfuggire al pregiudizio; gli esperimenti sociali di josh harris che anticiparono facebook e i silenzi dell`inserviente-artista henry darger che dipinse decine di quadri meravigliosi e inquietanti senza mai mostrarli a nessuno; l`inconsistente interconnessione umana dell`era digitale e l`arida gentrificazione di luoghi simbolici come times square.
Isola Dei Senzamemoria (l`)
Ogawa Yoko
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
24.00 €      

NON DISPONIBILE   
in un tempo non precisato, su un`isola senza nome l`intera popolazione progressivamente smette di ricordare. come per un`inspiegabile epidemia della memoria, sparisce l`idea di qualcosa, quindi sparisce la cosa stessa. un giorno dopo l`altro, l`epidemia colpisce tutto e tutti. nottetempo un guizzo inatteso, e gli uccelli e` come se non esistessero piu`: cancellati dalla mente, vibrano nell`aria come meteore senza senso. che cos`erano le fotografie e i francobolli, cosa i frutti del bosco e le caramelle? che cos`era il suono del carillon, cosa il profumo delle rose? dimenticati, i fiori vengono gettati nel fiume, per sbarazzarsi di cio` che e` inutile oramai. gli abitanti dell`isola non ricordano piu` i traghetti, non sanno piu` andarsene. gli abitanti dell`isola non ricordano piu` la funzione di gambe e braccia, non sanno piu` muoversi. gli abitanti dell`isola bruciano i libri su un rogo per disfarsi di quegli oggetti di carta che nessuno e` in grado di usare. la polizia segreta vigila sull`oblio collettivo, perseguitando chi, per cause misteriose, non riesce a dimenticare. vigila e perseguita chi dei libri vorrebbe ancora servirsi, come un`autrice e il suo editore, impegnati a difendere la memoria attraverso la narrazione scritta, ultimo baluardo contro la cancellazione della coscienza. nell`isola dei senza memoria di yoko ogawa la dimenticanza si fa regime totalitario, sistema di sorveglianza, come nelle migliori distopie e nelle peggiori deviazioni del reale. una fiaba allegorica e oscura, terribilmente vera, sul potere della memoria e la devastazione generata dalla sua perdita, che equivale alla perdita dell`umanita`; sulla speranza della letteratura come ultima traccia del nostro labile passaggio sulla terra. yoko ogawa scrive cosi` il surreale libro nero di un mondo in cui il divenire e` svuotamento e la vita persecuzione; in cui alienazione e separazione dal senso sono le uniche costanti nel buio grottesco della natura umana.
Montagne Della Follia (le)
Lovecraft Howard P. Morstabilini A. (cur.)
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
17.00 €      

   
"le montagne della follia" di howard phillips lovecraft racconta il catastrofico esito di una spedizione nelle profondita` inesplorate del continente antartico. farnsworth wright rifiuto` di pubblicare l`opera su "weird tales" perche`, a detta dell`editore, troppo lunga. l`orrore, per stereotipo, necessita di poche molecole di azoto, di respiri corti, mutili, di un sentimento di morte improvvisa accompagnato da brevi, fulminanti agonie: chi potrebbe sopportare uno spavento protratto oltremisura nel tempo? e invece tra le montagne della follia l`eco della paura si centuplica di grotta in grotta, e la resistenza dei personaggi e del lettore e` spinta al limite della sopportazione. il saggiatore ripropone questo classico in una traduzione finalmente completa, che rifugge la tentazione di ricondurre a una mal compresa lo stile ossessivo, tassonomico, rituale di lovecraft. nella sua prosa l`orrore opera sempre nella stanza accanto, senza fare ostaggio di testimoni oculari; riempie le tubature e si riverbera fonicamente tra le pareti (tekeli-li! tekeli-li!), in un linguaggio nero che esisteva gia` prima del linguaggio umano e della parola, e che l`uomo non puo` decifrare; emana miasmi intollerabili e sconosciuti; lascia tagli ed escoriazioni ovunque. ma non si vede. o almeno, non si vede mai del tutto: si cela nei cunicoli, dietro rocce cadute, al fondo di abissi glaciali. cosi` si compone il paesaggio delle "montagne", dipinto da un pittore alieno: in un simile sacro bosco, sovrumano, dove catene montuose di ardesia precambriana si alzano fino all`orlo inimmaginabile del pianeta, l`uomo diventa cacciagione, preda, o addirittura campione scientifico da sezionare e notomizzare, crudamente, come un esemplare di animale raro appena scoperto. la geografia antartica descritta da lovecraft, pero`, e` anche e soprattutto una geografia interiore, di certe latenze oniriche castrate dal meccanismo di rimozione, in cui una potenza cosmica anteriore al cretaceo o all`e
Modo Di Dire Addio. Conversazioni Sulla Musica, L`amore, La Vita (il)
Cohen Leonard Burger J. (cur.)
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
28.00 €      

NON DISPONIBILE   
le`onard cohen che scrive poesie su una lettera 22, seduto al tavolino di una stanza gelida. le`onard cohen in abito fume`, che alza il fedora di feltro per salutare la sua band. cohen in un monastero zen, conosciuto da tutti i monaci come jikan, . le`onard cohen in grecia, mentre lavora a un romanzo sotto lsd. cohen a montreal, cohen a londra e a new york. cohen l`ebreo che canta un cristo marinaio. cohen e il suo sguardo dolce, cohen gentiluomo. cohen disperato. cohen dalla voce tenebrosa e dorata, cohen alcolizzato. cohen figlio di un sarto, cohen portavoce di ogni uomo perduto. cohen e un amore finito. cohen con janis joplin, su un letto sfatto del chelsea hotel. cohen e marianne. cohen e suzanne. la vita di le`onard cohen e` stata un cammino di gloria e tormento, di sconfitta, eleganza e fragile bellezza. il suo esordio come cantautore e` arrivato solamente a trentatre` anni, dopo tre raccolte di poesie e due romanzi acclamati dalla critica e ignorati dal grande pubblico. cucendo insieme musica e parole ha creato la sua arte, fatta di suoni vellutati e canti dall`abisso, di tradimenti, addii, di morte e desiderio, di impermeabili blu e uccelli sul filo. ha dato voce a chi si consumava nell`attesa, ha sussurrato di misticismo, malinconia, di sesso e solitudine ; ha alzato il suo hallelujah verso un mondo sacro e distrutto, sporco e incantato. ha dato forma all`amore come redenzione, promessa non mantenuta, vortice in cui sprofondare, lasciando canzoni nate dall`assenza e dalla privazione, poesie scure come la cenere depositata dal fuoco ardente ma effimero del tempo. "il modo di dire addio" e` il libro in cui le`onard cohen confessa in prima persona la propria vita e la propria arte. attraverso decine di interviste inedite in italia - accompagnate da una lettera in cui francesco bianconi, autore e voce dei baustelle, racconta il suo cohen piu` intimo, costantemente in bilico tra esistenza e poesia - scorrono cinquant`anni di episodi e brani indime
Loro Epopea Americana
Oates Joyce Carol
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
23.00 €      

NON DISPONIBILE   
un colpo di pistola nella notte, bernie malin e` un uomo morto. loretta, la giovane amante che giaceva di nascosto con lui, fugge, portando in grembo jules, il figlio illecito di quel tragico rapporto. e il tramonto degli anni trenta in un`america patriarcale e sanguinolenta: le prostitute passeggiano davanti ai collegi cattolici, l`aria odora di polvere da sparo e temporali, i giovani crescono nell`ossessione del potere, delle macchine costose, del denaro facile. lo spettro della seconda guerra mondiale si avvicina a grandi passi minacciando il sogno americano, e quando gli uomini vengono chiamati alle armi madri e figli devono lottare da soli con tutti i mezzi possibili per sopravvivere. loretta - che ha trovato nel matrimonio con un vecchio poliziotto l`illusione di una protezione -, jules e la seconda figlia maureen iniziano cosi` a spostarsi di citta` in citta` alla ricerca di una nuova vita, precipitando in giri di malaffare e criminalita`, incontri torbidi e stupri, in una detroit offuscata di edifici grigi e refoli sulfurei. loretta affrontera` il dolore della vedovanza e di un altro fallimentare matrimonio; jules trovera` nella delinquenza e nella politica la strada per emanciparsi da una situazione di minorita`; maureen verra` coinvolta in un giro di prostituzione e, una volta scoperta, sara` ridotta in fin di vita dalle botte dell`ennesimo marito della madre. nel terzo capitolo dell`epopea americana, joyce carol oates riscrive il racconto epico dell`america spregiudicata e selvaggia, dalla grande depressione fino alla sommossa di detroit del 1967, la piu` tragica rivolta civile della modernita`. le storie di loretta, maureen e jules - fratello spirituale del julien sorel di "il rosso e il nero" - sono intrise di satira e miraggi apocalittici, viaggi di fortuna e corse in ospedale, incubi abissali e sogni microscopici in cui il destino sembra aver scelto la sua vittima sacrificale: loro.
Paese Delle Meraviglie. Epopea Americana (il)
Oates Joyce Carol
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
23.00 €      

NON DISPONIBILE   
il piccolo jesse apre la porta di casa. alle sue spalle, il padre apre il bagagliaio dell`auto da cui sono scesi: forse c`e` un regalo dentro, pensa jesse, forse un albero di natale. apre la porta e un odore dolciastro, di carne, lo investe. poi vede gli schizzi rossi a terra. vede suo fratello bobby, la testa girata da un lato, gli occhi aperti ma spenti. poi alza lo sguardo e li vede tutti: sua sorella jean, riversa accanto a una lampada rotta; shirley con le braccia strette al ventre; la madre in poltrona, con la testa rovesciata indietro, la gola squarciata. e il sangue, il sangue dappertutto, a terra, sotto le suole, sulle pareti. e il rumore della porta che si apre di nuovo, i passi del padre, il clic del fucile, e jesse che inizia a correre, attraverso il sangue, e poi fuori, nel buio della notte, inseguito dagli spari... salvo per miracolo dal massacro che ha sterminato la sua famiglia, oggi jesse vogel e` un neurochirurgo di fama, uno scienziato dall`intelligenza acuminata e dalla curiosita` morbosamente deforme, attirata da tutto cio` che e` strano, inquietante, mostruoso. come la comune hippie in cui fugge sua figlia michelle, attratta in quel bizzarro inferno di droga e deliri lisergici da un carismatico, vampiresco guru della controcultura, noel, fratello spirituale dei telepredicatori infervorati di loro. jesse, moderno cavaliere in armatura sfavillante, fara` di tutto per riprendersi michelle, ma non c`e` consolazione che attenda la giovane fanciulla in pericolo, e la sua salvezza assomigliera` a una dannazione... nel quarto e ultimo volume della sua epopea americana, joyce carol oates si rivolge alla tradizione del romanzo gotico per raccontare la definitiva, postrema trasformazione del sogno americano in incubo: le ataviche colpe familiari che avvelenavano gli interni di nathaniel hawthorne sono, qui, quelle di un`intera nazione, che ha smarrito ogni innocenza, ogni grazia originaria. il giardino edenico delle delizie e` sfiorito, e al suo posto si
Sinfonia Di Leningrado
Moynahan Brian
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
29.00 €      

NON DISPONIBILE   
sabato 9 agosto 1942. la sala concerti della filarmonica di leningrado trabocca di gente. nonostante il caldo, gli orchestrali indossano molti strati di vestiti: tremano per la fame, quella che li ha fatti svenire durante le prove, che li sta facendo scomparire dentro giacche e pantaloni. arriva il direttore: scheletrico nel suo frac, somiglia a uno spaventapasseri. verrebbe da chiedersi quanta energia resti ai concertisti. poi, pero`, attacca la musica. leningrado era sotto assedio dal 14 settembre 1941, quando i nazisti avevano tagliato l`ultima via di terra per uscire dalla citta`. gli stenti e il gelo avevano decimato la popolazione, spingendola a gesti disperati, a volte perfino al cannibalismo. i cannoni tedeschi facevano fuoco ininterrottamente. ma un contrattacco sovietico li ha costretti al silenzio per un breve periodo, sufficiente perche` la settima sinfonia di dmitrij sostakovic venisse eseguita. quella partitura doveva raggiungere la citta` a ogni costo: un aereo speciale sorvolo` leningrado assediata e fece cadere dal cielo gli spartiti. la settima venne suonata nella sala della filarmonica e, dagli altoparlanti collocati ovunque in citta`, i tedeschi furono obbligati a sentire che, nonostante tutto, la vita continuava a pulsare. poi la sinfonia divenne l`inno internazionale della lotta contro il nazismo; e tuttora e` ritenuta il capolavoro di uno dei piu` grandi compositori del xx secolo: dal primo movimento - scritto da sostakovic sotto una pioggia di bombe -, con il celeberrimo e il crescendo di tamburi rullanti, al finale, con le sue melodie festose e trionfali, rappresenta la liberazione non solo dei cittadini di leningrado, ma di qualunque popolo che tenta di resistere alle iniquita` della guerra e dei regimi totalitari. in "sinfonia di leningrado" brian moynahan restituisce un quadro nitido della citta` russa vessata da stalin, ridotta alla fame da hitler ed eternata da sostakovic. moynahan racconta un`impresa compiuta coll
Storia Della Germania. Da Bismarck A Merkel
Corni Gustavo
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
29.00 €      

   
la germania e` da sempre un enigma di non facile interpretazione per gli altri popoli, nel bene e nel male. nell`epoca di angela merkel, all`ammirazione per la "locomotiva d`europa", fulcro del processo di integrazione continentale, e` subentrato il timore per una potenza in grado di tenere sotto scacco le altre economie europee. per districare i nodi del presente e guardare con consapevolezza ai traumi del passato, gustavo corni propone di rileggere la storia tedesca in un`ottica di lungo periodo. il percorso che si apre con i brillanti successi politico-diplomatici di otto von bismarck e giunge fino alla caduta del muro di berlino, alla riunificazione gestita da helmut kohl e alle sfide del presente e` straordinario e drammatico al punto che si e` parlato di un sonderweg, una "via peculiare". grazie a bismarck, la germania nacque sconvolgendo gli equilibri europei, ma unificando soltanto una parte delle popolazioni di lingua e cultura tedesca. da queste particolari condizioni di partenza maturarono le premesse dei tormentati eventi novecenteschi: l`imperialismo guglielmino, la grande guerra, il diktat di versailles, l`occasione sprecata di weimar, infine l`ascesa del nazismo. solo andando alle radici si possono comprendere il forsennato sogno di dominio di hitler, il suo "tragico successo" popolare, il dramma senza pari dell`olocausto e il disastro della seconda guerra mondiale. e proprio la capacita` di tener desta la coscienza della barbarie nazista e` tra i fattori che hanno permesso alla germania di risollevarsi, di sopportare la divisione lungo la cortina di ferro e di raggiungere la riunificazione. i protagonisti, le trame politiche - ufficiali e sotterranee -, le trasformazioni economiche, sociali e culturali: storia della germania e` un riferimento per chiunque voglia conoscere meglio il "paese di mezzo", il piu` ammirato e insieme il piu` temuto d`europa.
Musicage Conversazione Con Joan Retallack
Cage John Retallack Joan
Editore: Il Saggiatore
Collana: La Cultura
Formato: libri   
34.00 €      

   
john cage compositore, teorico musicale, poeta e alchimista della rivoluzione. john cage occidentale, cacciatore di funghi, lettore di wittgenstein e innovatore dei mesostici; e john cage orientale, appassionato di musica indiana, studioso dell`i ching e dei mutamenti, filosofo del buddhismo zen. ironico, taciturno, sorridente. anarchico senza tempo e asceta contemporaneo. sono i tanti volti di un genio che ha deciso di smantellare le tradizioni e i canoni estetici per ristabilire il principio originario e ultimo del vero artista: l`arte come metafisica, come articolazione spirituale e lacerto dell`essere che l`uomo - suo modesto esecutore - deve dedicarsi a liberare. un`arte spesso codificata, complessa e indecifrabile, ma tale da risultare, in ultima istanza, paradossalmente essenziale. in queste viscerali conversazioni con joan retallack, cage ripercorre i momenti piu` importanti della sua carriera, dalle prime sperimentazioni ai riconoscimenti internazionali, dalle grandi battaglie per la giustizia sociale alla ricerca inesausta della solitudine, e di un silenzio assoluto - unico fine possibile di ogni tensione artistica -, testimoniato da opere indimenticabili, come la scandalosa 4`33". dialoghi, dispute filosofiche, intimi svisceramenti dipanati sul nastro di un registratore, durante lunghi, irriverenti e talvolta conflittuali incontri nella residenza americana dell`autore. riflessioni che si aprono e chiudono, risolutivamente, oppure rimangono in sospeso, si sovrappongono, ricominciano ogni volta da capo. perche` per cage domande e risposte non sono la meta conclusiva della nostra ricerca intellettuale, ma soltanto la loro scintillante manifestazione. e la magia, il soffio vitale della comunicazione a guidare l`artista, mentre crea e distrugge, complica terribilmente o semplifica i concetti e le immagini costruite con i suoni e le parole. "musicage" e` un testamento sovversivo, un lascito sconvolgente nelle cui pagine il compositore rivive - con le sue pause
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