
un ragazzo che sa diventare una donna: si chiama bujar, e puo` essere una giovane di sarajevo corteggiata da uomini di ogni eta` oppure un affascinante spagnolo che fa innamorare ragazze alle quali non riesce a concedersi. bujar inventa continuamente se stesso e la propria storia, come un impostore che si appropria dei frammenti che carpisce agli altri, del passato delle persone che ha amato, dei loro nomi, perche` puo` scegliere chi vuole essere, il paese da cui proviene, i dettagli della propria esistenza, semplicemente mentre si racconta a un amico o a una sconosciuta, nel resoconto di una vita trascorsa in viaggio e in fuga, dall`albania all`america, passando per roma, madrid, berlino, helsinki. perche`, come dice lui stesso,

in una new york fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l`uno all`altro. si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del new england, e all`inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall`ambizione. willem, dall`animo gentile, vuole fare l`attore. jb, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell`arte. malcolm e` un architetto frustrato in uno studio prestigioso. jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, e` il loro centro di gravita`. nei suoi riguardi l`affetto e la solidarieta` prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilita` speciale e tormentata, perche` la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell`autodistruzione. intorno a jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealta` e tradimenti, sogni e disperazione. e la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudelta` umana e del potere taumaturgico dell`amicizia.

sin da quando era ragazzo dino si era messo in testa di imparare a giocare a biliardo. voleva lezioni da cirillo, il piu` bravo ed esperto del circolo, carpirne il segreto, la magica misteriosa alchimia con cui riusciva a carezzare quelle sfere lucide e colorate. ma cirillo non voleva saperne, almeno sino a quando dino non fosse riuscito a far tornare la palla esattamente al punto di partenza, ne` un millimetro piu`, ne` un millimetro meno, e non una sola volta - il caso avrebbe potuto aiutarlo - ma proprio tutte le volte. gli ci vogliono tre anni; ma alla fine dino ottiene che cirillo diventi il suo maestro, anche se a quel punto, posseggono entrambi la magia del biliardo. gioco fatto di lunghi silenzi, di riflessioni e ragionamenti, metafora della vita: le geometrie perfette che si disegnano sul tavolo verde rimettono le cose in riga, cosi` come il lavoro di dino, pavimentatore di strade. incastrare i ciottoli nella terra, cacciarli a martellate nella rena, uno dopo l`altro, milioni di ciottoli. anche loro, cosi` ben allineati, corrispondono all`ordine che regna nella vita di dino, fatta di piccole felicita`: la moglie sofia, i viaggi che fanno ogni sera, restando seduti in soggiorno, i pochi amici. poi giani, il funzionario del comune, gli annunzia che "arriva l`asfalto": dino e la sua squadra dovranno dimenticare il mosaico dei ciottoli. e accadono altre cose, che avvisano dino che il suo idillio di vita era cosa troppo fragile.

per questo libro vallejo e` stato definito l`anti-houellebecq, probabilmente per la fiducia nella conversazione umana che il suo personaggio incarna. madame angeloso, ultrasessantenne "impressionante per statura e peso", ex proprietaria d`albergo, e` travolta da un treno nella sua vecchia renault dove vive da quindici anni. tre persone, che non la vedono da allora, la ricordano: il figlio che la odia, la fedele figlioccia polacca, un cliente innamorato. e dal ritratto di uno strano angelo, naufrago e rifugio di naufragi, si scopre quanto c`e` dentro una matrona di quelle locande un po` appartate.

nell`appartamento del centro di buenos aires, abitato da eveline, donna sola e anziana, piombano improvvisamente una bambina di otto anni, di nome aime`e, e sua madre hanako. madre e figlia sono accompagnate da un messaggio e da un vitalizio per il loro mantenimento, mandati dal fratello di eveline, il nonno della piccola aime`e partito per il mondo decenni prima. hanako e` giapponese; muta, per una meningite infantile, e` cultrice esperta dell`arte di comporre fiori, l`ikebana. nient`altro che questo riesce a sapere delle due donne, eveline, e nessuna notizia verra` piu` del fratello. passano molti anni, eveline e` morta, aime`e ha creato una solida attivita` di fioraia d`ikebana, ma, un giorno, da new orleans riceve una lettera...

"non dirlo a nessuno" racconta la storia del giovane joaquin, della ricca borghesia latino americana. dall`infanzia nella scuola privata piu` cara della sua citta`, alla piena giovinezza nell`appartamento di miami: le giornate trascorse tra divertimenti, droga, avventure, a volte perverse a volte anche violente, l`irrequietezza, il frenetico vagabondare, la sete di emozioni e di esperienze. ma il disincanto, il nichilismo, la sensualita`, davvero esemplari di joaquin, non derivano tanto dalla sua gioventu` dorata, quanto dal fatto che joaquin e` un gay, cosciente e lieto della sua posizione e teso nello sforzo di affermarla, in un ambiente che oscilla dal maschilismo piu` aggressivo alla bigotteria sessuofobica piu` conformista.

una mattina d`estate tuna, professore di istanbul, riceve la visita di due ufficiali che lo informano del suo richiamo alle armi, perche` e` scoppiata la guerra civile. tuna li segue incredulo ma e` molto piu` colpito da una notizia, a titoli cubitali sul quotidiano,: ada, la ragazza amata dall`infanzia, e` accusata di assassinio. la notizia e` cosi` tremenda che tuna inizia a dubitare di trovarsi letteralmente in un incubo. non lo aiutano gli incontri che sembrano racchiudere significati simbolici legati alla sua vita e a quella generale del suo popolo, ne` il viaggio dentro l`incerto presente della guerra. buket uzuner e` nata ad ankara nel 1955 e vive a istanbul.