
il medico si e vestito elegante per il primo giorno del suo nuovo lavoro a el paso, texas. una vita nuova lo aspetta in quella citta tagliata in due dalla montagna, dove si e appena trasferito con la moglie e i figli ancora piccoli. in ospedale conoscera i suoi specializzandi, sguardi ansiosi, camici candidi, stetoscopi scintillanti. futuri medici a cui insegnare il fondamentale rito della rilevazione del polso, il mistero complesso della diagnosi, l`infinita responsabilita della cura. ma in questo nuovo inizio, il dottor abraham verghese ripone la speranza di salvare il suo matrimonio, la speranza che le parole dette e le cose accadute possano essere dimenticate. david smith ha tante cose da dimenticare, una carriera da tennista abbandonata, una tossicodipendenza annosa punteggiata di dure riabilitazioni e ricadute rovinose, gli studi di medicina da sorvegliato speciale. una partita di tennis diventa il primo atto di un rituale che coinvolge lo studente e il suo insegnante, con i ruoli che si invertono come in un gioco di specchi. in campo, abraham guarda a david con ammirazione e stupore, in corsia david ascolta abraham con rispetto e devozione. dalla passione per il tennis che li ha avvicinati, nasce un legame cauto ma profondo, in cui due uomini soli liberano le paure, espongono le ferite, trovano sostegno l`uno nell`altro. ma come due bambini costruiscono un castello di sabbia ignari della marea che arrivera, quando la bestia crudele si risveglia dal suo sonno, tutto cio in cui abraham ha creduto e per cui ha lottato rischia di finire travolto. in queste pagine di tennis e di vita, l`autore de il patto dell`acqua racconta, con la sobrieta e il nitore di sempre, i fallimenti, le speranze, le rinascite. l`eterna battaglia dell`uomo contro la solitudine.

una nonna precipita nell`oblio della vecchiaia cancellando dalla memoria dapprima la figlia e poi la nipote, e chiudendosi nel castello inattaccabile di chi si approssima alla fine. niente sembrerebbe destarla alla vita, ne` il cibo ne` le premure dei familiari. un giorno, pero`, la nipote le porta una granita gelata, un piccolo gustoso monte fuji identico a quello assaporato qualche anno prima a un chiosco non lontano da casa, e allora la nonna ritrova un guizzo di gioia e vitalita`. una donna gravemente ammalata decide di dedicare i suoi ultimi giorni a insegnare alla sua bambina come preparare un buon misoshiru, la zuppa di miso, la pasta di soia fermentata servita in una ciotola di brodo denso. ha promesso al marito di preparargli ogni giorno l`adorato piatto e non vuole che, dopo il suo congedo dal mondo, un`altra donna, estranea alla famiglia, assolva quel compito. una coppia alla vigilia della separazione si reca nella penisola di noto per un`ultima cena. il tipico aroma speziato dei funghi matsutake, il sashimi di cernia macerata con alga konbu e un bel po` di sake fanno dileguare per un istante rimpianti e tristezza dell`addio. i personaggi del nuovo libro di ito ogawa celebrano quasi tutti degli addii - il congedo dal mondo, dagli affetti piu` intensi, da un lungo rapporto d`amore, dai luoghi piu` cari - in compagnia di un cibo. per un breve fugace momento, il cibo lenisce la crudelta` dell`addio e restituisce piacere della vita e le gioie del palato.

nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico greg roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. e diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. ma gli anni che seguono vedranno greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l`australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in afghanistan e in pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in australia a scontare la sua pena. e raccontare la sua vita in un romanzo epico di piu` di mille pagine.