
essere genitori competenti, capaci di "allenare" i nostri figli alla vita, non e facile. soprattutto in questo inizio di terzo millennio, dominato dall?attrazione magnetica che il mondo online esercita su bambini e ragazzi. da una parte, infatti, ci siamo noi adulti, con il nostro progetto educativo, desiderosi di fornire ai piu giovani tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per diventare grandi. dall?altra c?e il marketing, che quando si rivolge ai nostri figli non ha alcuna attenzione per i loro bisogni di crescita. anzi, strategicamente, identifica le loro fragilita e vulnerabilita per trasformarle in un?opportunita senza precedenti di profitto e manipolazione. il risultato e che il cuore e la mente dei ragazzi vengono sempre piu risucchiati dalle piattaforme online, un nuovo paese dei balocchi che possono frequentare senza limiti, nello spazio circoscritto delle loro stanze. alberto pellai e barbara tamborini, da anni impegnati sul fronte educativo, sollecitano i genitori, gli insegnanti e gli adulti in generale a riflettere e ad abbandonare la rotta percorsa finora, per imboccarne una completamente nuova. tenendo come bussola il principio che sostenere la crescita delle giovani generazioni significa arginare la pervasivita con cui il digitale e lo smartphone hanno aggredito la loro vita. alla luce di questa convinzione analizzano due esperienze fondamentali dell?eta evolutiva: il gioco e la socializzazione. partendo da una critica tanto accurata quanto tagliente del modo in cui il mondo online le ha stravolte, pellai e tamborini offrono una serie di consigli concreti e validissimi per vincere la sfida oggi cruciale, ossia far uscire un figlio dalla propria stanza. perche solo varcando la soglia di quello spazio angusto in cui - quasi senza accorgersene - si e recluso, potra ritrovare la fatica, la bellezza e la liberta di diventare se stesso.

quando la malattia bussa alla nostra porta, ogni certezza sembra vacillare. anche chi ha sempre creduto nella scienza si trova improvvisamente attratto da soluzioni facili, promesse miracolose, vie alternative. mantenere la rotta quando si e in balia della paura e difficile e, nonostante tutte le migliori intenzioni, il rischio di cadere nel baratro delle illusioni e alto. beatrice mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, ci accompagna in un viaggio tra le pieghe del complesso rapporto tra medicina, speranza e cura. partendo dalla propria storia - da un evento che l?ha costretta a confrontarsi con la paura, la frustrazione e il peso delle emozioni - intreccia racconti di casi reali per mostrare le sfide e i dilemmi che emergono nella pratica clinica. ci guida cosi tra le crepe del sistema, affrontando temi estremamente attuali come la fecondazione in vitro, la ricerca per combattere i tumori rari e le promesse spesso fuorvianti dei farmaci contro l?obesita. c?e chi lotta per una terapia mai testata e chi affronta la burocrazia con la speranza appesa a un filo. c?e chi promette cure quasi magiche e chi lavora in silenzio con metodo, tra successi e fallimenti. e poi ci siamo noi, protagonisti o spettatori, ammalati o caregiver, divisi tra la voglia di credere e la necessita di capire. dalla tentazione delle scorciatoie alla responsabilita delle decisioni pubbliche, questo libro ci ricorda che la medicina, con tutti i suoi limiti e difetti, resta il miglior strumento che abbiamo. perche affidarsi alla scienza e una pratica quotidiana fatta di domande difficili, prove solide e scelte consapevoli. affidarsi alla scienza significa camminare sull?orlo del dubbio, nonostante il senso di vertigine che sembra toglierci il respiro, trovando un equilibrio fragile ma necessario per non smarrire la direzione.

