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Presocratici
Aa.vv. Gemelli Marciano M. L. (cur.)
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

   
un brivido di fascinazione e di aspettativa, e insieme di enigma e di mistero, colpisce chiunque in occidente abbia qualche dimestichezza col pensiero e con la grecia arcaica appena sente nominare i presocratici. i fondatori della filosofia! gli iniziatori della scienza! i primi che hanno dato voce a quella meraviglia che, secondo platone e aristotele, determina l`! chi ancora la pensasse cosi`, rimarra` perplesso davanti a questo volume, il primo di tre, che la fondazione valla dedica ai nella ionia, nella magna grecia e nell`atene antiche. in compenso, provera` sorprese formidabili nel veder rivoluzionati paradigmi storico-interpretativi resistenti da secoli, se non da millenni, e nel sentir parlare di `polymatheis`, di `philosophoi`, di `rhapsodoi`, di influenze orientali e dell`avesta - insomma nell`assistere a una nuova sistemazione dei tanti che siamo abituati a considerare . con una attenzione straordinaria ai contesti nei quali tale sapienza ha preso forma, laura gemelli si pone domande fondamentali: ad esempio se esista . oppure contesta la distinzione consacrata da tempi remoti tra `mythos` e `logos`, colloca i protagonisti all`interno delle vicende politiche dell`asia minore, ne rivisita i rapporti con omero ed esiodo. e allo stesso tempo, con puntualita` filologico-critica, ci presenta i personaggi e le opere che ci aspettiamo quando prendiamo in mano un volume intitolato presocratici. eccoli qua, i magnifici campioni di questo primo tomo: talete, anassimandro, anassimene, pitagora (e i pitagorici antichi), senofane, eraclito: ciascuno preceduto da un`introduzione essenziale e profonda, ciascuno tradotto con freschezza, ciascuno commentato con cura. i milesii e la loro particolare ottica di esplorazione della natura e del cosmo; pitagora e il suo carisma in cui si inquadra
Metamorfosi. Testo Latino A Fronte V.ii
Apuleio Nicolini L. (cur.) Lazzarini C
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

   
lucio, il giovane insaziabilmente curioso, e` stato trasformato in asino. durante una rapina viene portato via da una banda di briganti e usato come bestia da soma. ora e` nel loro covo, una spelonca che si apre lungo i fianchi ripidi e scoscesi di una montagna aspra e altissima. nella grotta, i delinquenti fanno baldoria, raccontandosi le proprie imprese. hanno rapito una bella ragazza, di una famiglia importante e facoltosa, e si aspettano di ricavarne un grosso riscatto. la fanciulla, carite, piange a dirotto. allora la vecchia che fa da governante ai banditi prende a consolarla, dicendole che la distrarra` . e attacca: . siamo all`inizio del capitolo 28 del libro iv delle "metamorfosi" di apuleio, e quella che si apre cosi` e` la piu` famosa e la piu` lunga delle digressioni narrative all`interno del romanzo, quella di amore e psiche: la loro storia e` all`origine di tante fiabe moderne, per esempio "la bella e la bestia". terminera` soltanto al capitolo 25 del libro vi dell`opera, destando nel lettore i sentimenti piu` contrastanti: incanto e stupore davanti a una vicenda di cui sembra protagonista indiscusso l`eros, ma anche perplessita`, dubbi, persino disappunto. perche` psiche in greco vuol dire , e quindi apuleio avra` forse voluto suggerire una qualche dimensione morale, o magari filosofica, perfino teologica. le interpretazioni, in quasi duemila anni, si sono moltiplicate svariate dozzine di volte, e persino all`interno di questa stessa edizione vi sono alcune divergenze tra quella dell`introduzione generale
Remedia Amoris
Ovidio P. Nasone
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

   
amore legge il titolo del nuovo libro di ovidio, "rimedi contro l`amore", e subito protesta: , dice. ma l`autore replica con fermezza: no, non puoi accusare me, che sono il tuo poeta, che . io, sostiene con lampeggiante allusione all`iliade, non sono diomede, , venere: . si aprono cosi` i rimedi contro l`amore di uno che e` il poeta dell`arte di amare e degli amori, e che l`amore ha cantato in tutti i modi, dall`epico all`elegiaco, dal tragico all`estatico. anche quando da` consigli contro l`amore, ovidio dice di amore: come un cherubino mozartiano avanti lettera, parla d`amor vegliando, parla d`amor sognando, parla all`acqua, all`ombra, ai monti, e se non ha chi l`oda, parla d`amor con se`. ovidio aveva insegnato : , proclama, . , scrive: i rimedi ribaltano infatti in piu` occasioni i consigli offerti dall`arte di amare, mentre ovidio si presenta come l`erede romano di scrittori ellenistici di poemi curativi quali nicandro; ma e` anche nella scia di lucrezio, che nel libro iv del de rerum natura spiega come evitare i lacci d`amore, e di cicerone, . in realta`, non c`e` verso, tra gli ottocento in cui si dipana il poemetto, che non possegga, oltre alla dimensione erotica, un accenno retorico o letterario - all`interno di una rete puramente ovidiana costituita dai medicamina, dalle metamorfosi e dalle eroidi, ma anche verso l`esterno, per esempio con allusioni alle elegie di properzio. il libello, spesso trascurato o sminuito dalla critica, si rivela invece capitale, e l`introduzione e il commento di victoria rimell, n
Elegie
Properzio Sesto
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

NON DISPONIBILE   
la fama delle elegie di properzio e` legata all`immagine della loro destinataria, cinzia, la donna dell`autore, che viene disegnata nei primi due libri: indifferente, , amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, , pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. in realta`, cinzia e` un personaggio letterario, che vive all`interno di una tradizione: , ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, , la poesia di properzio, ed e` capace di scrivere versi suoi . cinzia e` un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. qualcosa, tuttavia, cambia negli ultimi due libri della raccolta, contenuti in questo volume. alla fine del libro ii, properzio aveva annunciato la clamorosa rottura con cinzia. il libro iii, quasi a segnalare la svolta, inizia con una solenne invocazione alle muse e l`iscrizione della propria poesia alla scuola di callimaco e di filita. immersi in un`aura sacrale, vediamo il poeta presentarsi ora come sacerdos e inuentor, in latino della tradizione greca mediante l`inserzione di : . basta pero` giungere sulla soglia del libro iv per assistere a un ulteriore cambiamento di tono e di poetica. , proclama properzio nell`elegia che apre quel libro. riconosciuto il magistero di virgilio, egli muove ora verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. cosi`, le elegie am
Democrazia La Nascita Il Consolidamento I Consensi
Aa.vv. Loscalzo Donato (a Cura)
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

   
una raccolta organica e complessiva delle testimonianze antiche sull`affermarsi della democrazia in grecia mancava finora. come afferma donato loscalzo, . ed e` per questo che le testimonianze raccolte non solo spaziano nel tempo, ma abbracciano tutti i generi letterari, essendo la democrazia . la democrazia, e la discussione attorno ad essa, e` dunque il fil rouge che attraversa nella sua totalita` il mondo greco. i testi sono accorpati intorno ai nuclei tematici portanti indagati nell`agile ma esauriente commento.
Elena
Euripide Castiglioni B. (cura)
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

   
elena non e` mai stata a troia. non e` lei che i vecchi della citta` hanno contemplato sulle mura. non e` lei che telemaco ha ammirato nel suo palazzo di sparta. la dea era a paride non diede che un fantasma, un`immagine fatta con l`aria del cielo, che pure respirava: copia identica, doppio preciso, di elena. l`elena di carne e d`ossa, invece, la prese ermes e la porto` in egitto, nella casa del casto proteo, perche` il letto di menelao non venisse violato. il primo scontro tra occidente e oriente, la guerra di troia, fu combattuta soltanto per un`illusione. zeus voleva semplicemente alleviare la madre terra dell`eccessiva massa di esseri umani che l`appesantiva e dare fama al piu` forte degli eroi, achille. questo e` il nucleo fantastico dell`"elena" di euripide, al quale si aggiunge tutta una serie di motivi non proprio secondari: perche` nel suo lungo nostos da troia verso sparta, menelao, che con se` conduce il riconquistato, approda in egitto e si trova davanti a un`, una , la elena, che subito lo riconosce e pronuncia parole sublimi: . urge organizzarne la fuga dall`egitto, inventando una scusa per beffare il re teoclimeno - che desidera farla sua sposa - con l`aiuto della sorella di lui teonoe () e il favore degli de`i. ma il coro, in un brano dall`intenso lirismo e dalla notevole profondita` filosofico-teologica, si domanda: . l`"elena" non prospetta alcuna certezza. barbara castiglioni, che nell`introduzione offre una bella ricostruzione dei modelli antichi di elena ed elabora un eccellente commento, riassume cosi`:
Lisistrata
Aristofane
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

   
le donne prendono il potere nell`atene del v secolo a.c. occupano l`acropoli. per porre fine alla disgraziata guerra con sparta, fanno lo sciopero sessuale: si rifiutano, cioe`, di avere rapporti con i mariti. c`e` da non crederci, eppure e` proprio da questa situazione paradossale che aristofane parte per inventare la trama esilarante della "lisistrata". lisistrata e` la `leader` indiscussa delle donne: mentre le anziane prendono possesso dell`acropoli e sbarrano i propilei, convoca un`assemblea di mogli provenienti da tutta la grecia, proponendo loro la strategia dell`astinenza. dopo un`iniziale resistenza, l`assemblea femminile giura su un grande calice nero, sacrificando un orcio di vino di taso. i vecchi di atene, saputo della presa dell`acropoli, muovono all`assalto, con l`intenzione di stanarne le donne col fuoco. vecchi e vecchie si scontrano, insultandosi e prendendosi ferocemente in giro. , proclama per tutte la corifea. si giunge al punto che lisistrata propone al magistrato ateniese venuto a imporre la legge una : una sorta di parabola che paragona il trattamento della lana grezza al governo di atene, una in cui . naturalmente, anche lisistrata e il suo esercito femminile hanno i loro problemi: c`e` un momento in cui, accampando scuse di vario genere, parecchie vogliono : l`istinto coniugale conculcato pare prevalere. lisistrata e` costretta a fermarle. e c`e` una scena fantastica nella quale una delle sue seguaci, mirrina, finge di assecondare le richieste del marito cinesia, protraendone poi ad arte l`attesa e infine lasciandolo con un palmo di naso. lo stesso tipo di azione sta compiendo lampito` a sparta. alla fine, gli uomini cedono: verra` firmata la pace, in nome dell`antica unione nella guerra contro i persiani. il finale, con i suoi accenti epici, . ma l`interludio e
Nemee (le)
Pindaro
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

NON DISPONIBILE   
con la pubblicazione del terzo volume, che contiene le "nemee", si completa la serie dei quattro che la fondazione valla dedica all`opera di pindaro, il piu` grande poeta lirico dell`antichita` e uno dei maggiori di tutti i tempi: undici odi, delle quali tre non sono legate ai giochi nemei, ma che i grammatici alessandrini inclusero sotto la medesima etichetta. se quelli di nemea, che si tenevano ogni due anni presso il tempio di zeus in una vallata boscosa del peloponneso, erano considerati giochi minori rispetto a quelli quadriennali di olimpia e di delfi, le "nemee" non sono meno affascinanti delle olimpiche o delle pitiche, e certo pari alle "istmiche". e sufficiente ascoltare la voce di pindaro per andare oltre le definizioni di poesia cortigiana e poesia civile tra le quali la critica ha ondeggiato per secoli. la sua e` poesia e basta, agonistica certo e d`occasione, perche` celebra la vittoria in una competizione atletica, ma e` lirica, come diceva l`autore del "sublime", che nel suo trasporto creativo infiamma ogni cosa. eccolo, il pindaro delle "nemee", spingersi verso i limiti del mondo, le colonne di eracle, e raccontare i miti con la velocita` e l`aura che gli hanno dato la fama: le nozze splendide di peleo e teti; achille, biondo fanciullo, a caccia di leoni, cinghiali e cervi; la contesa tra il forte aiace e l`astuto odisseo per le armi del pelide; ed eracle, e telamone, e castore e polideuce. afferma pindaro nella sesta "nemea", . eppure, gli uomini, le cui generazioni sono come i campi, che un anno danno frutto e un anno no, somigliano, . la giovinezza e` , e lei pindaro invoca all`inizio dell`ottava "nemea". ma piu` spesso chiama la
Metamorfosi. Testo Latino A Fronte. Ediz. Critica. Vol. 1: Libri I-iii
Apuleio Graverini L. (cur.) Nicolini L
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
50.00 €      

   
cosi`, in tono apparentemente leggero, si aprono le metamorfosi di apuleio, conosciute anche come l`asino d`oro, il secondo grande romanzo latino dopo il satyricon di petronio e prima dell`anonima storia di apollonio. riprendendo un perduto originale greco, apuleio narra le avventure di lucio, un giovane animato da insaziabile curiosita` che viaggia attraverso la tessaglia. trasformato per errore in asino, dovrebbe mangiare delle rose per tornare uomo, ma viene portato via da una banda di ladroni e usato come bestia da soma. nel covo dei briganti conosce carite, una giovane rapita a scopo di riscatto; la vecchia governante dei malfattori, per consolarla, le racconta la favola, poi celeberrima, di amore e psiche: la quale non e` che la piu` lunga delle tante digressioni, le affascinanti storie che arricchiscono le metamorfosi e diverranno tesoro della novellistica, dalle avventure narrate dai rapitori alle storie noir dello schiavo fedifrago e della donna assassina, ai divertenti adulteri delle mogli del mugnaio e del tintore. le peripezie di lucio, l`una piu` mirabolante dell`altra, continuano a lungo, sino a sfociare nell`undecimo e ultimo libro, che stupisce per la nuova dimensione filosofico-religiosa, ancor oggi discussa. lucio prega la luna di liberarlo dalle sue disgrazie. comparsa nelle vesti di iside, la dea gli preannuncia la salvezza: il giorno dopo, durante una processione, un suo sacerdote gli porgera` una corona di rose. nuovamente essere umano, lucio si fa adepto della divinita` egizia ed e` iniziato ai suoi misteri. ma il suo viaggio e il suo percorso iniziatico non sono ancora finiti. in sogno, iside gli ordina di recarsi a roma, dove lo attendono due nuove iniziazioni misteriche e una luminosa carriera di retore. apuleio, il colto africano maestro della lingua, autore delle sfavillanti orazioni dei florida, del
Storie Libro 7 Serse E Leonida Testo Greco A Fronte (le)
Erodoto
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
35.00 €      

   
tutta l`asia si muove per partecipare alla spedizione che il re di persia, serse, organizza contro atene e la grecia al fine di vendicare la sconfitta patita dal padre dario. del viaggio e dei popoli che lo compiono erodoto fornisce una descrizione precisa e affascinante: dei luoghi, degli usi, dei costumi, dell`abbigliamento e degli armamenti delle diverse etnie. per noi moderni, pero`, il centro del libro e` la battaglia delle termopili nell`estate del 480 a.c, che per primo erodoto descrisse e che da piu` di due millenni e` impressa nella memoria collettiva: quando, come recita un`iscrizione riportata proprio dallo storico, in quel passo tra i monti, ; resistenza, tradimento, aggiramento, ferocia e valore, vittoria e sacrificio sino all`ultimo istante: scrive erodoto dei momenti finali, quando i quattromila sono ridotti a trecento spartani, . i greci indietreggiano verso la parte stretta della strada e vanno ad attestarsi su una collina: . lo scontro tra greci e persiani deflagra in tutta la sua portata: e` uno scontro tra civilta`, tra ideali opposti gli uni agli altri.
Grandezza_E_Catastrofe_Di_Bisanzio_Testo_Greco_A_Fronte_-Niceta_Coniata
Grandezza E Catastrofe Di Bisanzio Testo Greco A Fronte
Niceta Coniata
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
30.00 €      

NON DISPONIBILE   
il 12 aprile 1204 i crociati conquistarono e presero a saccheggiare costantinopoli. e l`evento che, insieme alla narrazione drammatica della cosiddetta quarta crociata, domina questo terzo e ultimo volume della "grandezza e catastrofe di bisanzio" - la "narrazione cronologica" - di niceta coniata, che ne e` stato testimone oculare. gli efferati latini - i normanni, i tedeschi, i francesi, i veneziani - non conoscono pieta`. entrano a bisanzio con furia peggiore di quella dei barbari: mostrando un disprezzo senza pari per gli abitanti sconfitti, e vendicandosi dell`immane massacro che nel 1182 era stato compiuto degli abitanti cattolici della citta`, non risparmiano ne` vecchi ne` bambini. separano le famiglie, rapiscono, violentano, uccidono. la popolazione, stremata, emerge dalle sue case "avvolta in stracci, emaciata dal digiuno, mutata di colore, con l`aspetto cadaverico e gli occhi iniettati di sangue". non sa, neppure, dove fuggire, perche` gli invasori non tralasciano di perlustrare un solo angolo, ne` rispettano luogo sacro che possa offrire rifugio: "dovunque uno corresse, veniva tirato via dai nemici che irrompevano ed era portato dove quelli volevano". niceta stesso, grande logoteta, gia` cancelliere e segretario dell`imperatore, fugge verso nicea. uno spettacolo desolante si fissa nella sua mente, che lo rievochera` con accenti furibondi ed echi continui dei grandi scrittori classici...
Leggenda_Di_Roma_Testo_Latino_E_Greco_A_Fronte_(la)_-Aa.vv._Carandini_A._(cur.)
Leggenda Di Roma Testo Latino E Greco A Fronte (la)
Aa.vv. Carandini A. (cur.)
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
30.00 €      

NON DISPONIBILE   
siamo, dunque, alla fine della leggenda sulle origini di roma, quando tito tazio prima e romolo dopo scompaiono dalla scena: ucciso, il primo, il sabino, dai parenti inferociti di quegli ambasciatori di lavinio che erano stati ammazzati da briganti amici di lui (ma il sospetto ricadde su romolo, che poco dolore aveva mostrato per la morte dell`uomo che s`era associato nel governo); sparito, il secondo, dopo aver sconfitto fidene e veio, nel buio di un`eclissi o di un temporale: forse eliminato dai senatori irritati dal fare sempre piu` monarchico del fondatore, dalla sua arroganza tirannica; oppure asceso in cielo e divenuto un dio, quirino: come giulio proculo dichiaro` in pubblico gli avesse rivelato romolo stesso, apparendogli dopo la morte sul quirinale. se "scomodissimo" fu per i romani ricordare "il modo della nascita della citta`, fra inganni, uccisioni e gentaglia", non tanto piu` comodo deve essere stato per loro consacrare alla leggenda la fine delle origini. il quarto volume della leggenda di roma porta a conclusione il grande lavoro di raccolta e interpretazione dei miti che i romani stessi si sono tramandati per generazioni sull`inizio e i primi sviluppi della loro citta`: miti che costituiscono un aspetto essenziale della storia culturale, e percio` della storia tout court, dell`antica roma. l`architettura del volume ha pero` struttura circolare: perche` dopo esser giunto alla fine di romolo, ritorna al principio, alla fondazione, e ne elenca gli artefici secondo le fonti.
Sulle Nature Dell`universo Testo Latino A Fronte
Scoto Eriugena Giovanni
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
30.00 €      

NON DISPONIBILE   
"avrei dovuto pensare che da quel nome `nihil` venga significata l`ineffabile, incomprensibile e inaccessibile luminosita` della bonta` divina, ignota a tutti gli intelletti tanto umani che angelici." cosi` giovanni scoto nel cuore del libro iii, esso stesso al centro del "periphyseon". il nulla domina le sue idee rivoluzionarie sulla creazione. "quando la trascendenza divina comincia ad apparire nelle teofanie" scrive peter dronke, "allora quel nulla diviene qualcosa. creare dal nulla tutti gli esseri, dal piu` alto al piu` basso, significa farli apparire come teofanie, come manifestazioni del divino." perche` giovanni scoto sostiene che nel verbo divino, nella sapienza, tutte le cose sono sia eterne sia fatte, e che dio, nel creare il mondo, crea anche se` stesso. la sapienza e` informe, e in essa sussiste la materia, essa stessa informe. nessun filosofo platonico si era spinto sino a questo. la sapienza, che e` l`esemplare infinito di tutte le forme, non ha bisogno di forma "a essa superiore per formarsi", ma quando discende nelle forme guarda a se` stessa come al suo proprio principio formatore. nella sua trascendenza, la sapienza e` non-essere e assoluto nulla, "ma in virtu` della sua presenza nelle cose essa insieme e` ed e` detta essere". l`animato dibattito tra maestro e discepolo che costituisce l`ossatura del "periphyseon" raggiunge qui uno dei suoi punti piu` alti, dettando tutta l`interpretazione letterale della genesi che l`ispirato profeta mose` ha composto nel linguaggio della poesia e del mito.
Metamorfosi Testo Latino A Fronte
Ovidio P. Nasone
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
30.00 €      

   
siamo, nella narrazione sinuosa di ovidio, alla generazione immediatamente precedente quella della guerra di troia. dominati dal canto di orfeo che ha perso euridice, i libri x-xii raccontano alcune tra le storie piu` belle di tutta l`opera, nella quale si fondono ora epica e storia mitica del mondo. e orfeo stesso che si presenta agli inferi reclamando la sposa uccisa dal morso di un serpente e che poi la perde per essersi voltato a guardarla mentre la conduce fuori dall`averno. fugge allora in luoghi remoti consolandosi col canto e narrando la storia di ganimede. da questa nasce quella di giacinto, e poi quella di pigmalione, che a sua volta fa emergere quella di venere e adone. e quando orfeo viene fatto a pezzi dalle baccanti, subito viene evocato mida, e poi esione, e quindi peleo e teti, i genitori di achille. allora prende il via la fondazione di troia, e il racconto dell`immane guerra. in mezzo, ecco pero` la storia delicata e dolente di ceice e alcione: dell`uomo che, per consultare l`oracolo, s`imbarca, incontra una furibonda tempesta, annega; e della sposa che - avvisata da morfeo nelle vesti del marito - vuole raggiungere il corpo di lui nel mare e si getta saltando dal molo.
Letteratura_Francescana_Volume_Iii_Bonaventura_La_Perfezione_Cristiana_-Leonardi_Claudio
Letteratura Francescana Volume Iii Bonaventura La Perfezione Cristiana
Leonardi Claudio
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
30.00 €      

NON DISPONIBILE   
"secondo l`esempio del beatissimo padre francesco, anch`io, peccatore indegno in tutto, che viene dopo di lui come settimo ministro generale dei frati, mi affannavo nell`inseguire questa pace. cosi`, a trentatre` anni dalla sua scomparsa, mi ritirai, per volere di dio, sul monte della verna, un luogo di quiete dove desideravo cercare la pace dello spirito. la`, riflettendo su alcune ascensioni della mente in dio, tra gli altri casi mi si presento` alla memoria il miracolo che si era manifestato al beato francesco in quello stesso luogo, cioe` la visione del serafino alato in forma di crocifisso. meditando su quella visione, mi sembro` subito che essa rivelasse l`innalzamento in croce, durante la contemplazione, del nostro padre francesco e la via per raggiungerlo." inizia cosi`, il celebre "itinerario della mente in dio" di bonaventura da bagnoregio. un trattato esemplarmente breve di teologia mistica che costituisce una guida per mostrare come l`uomo possa innalzarsi fino a conoscere veramente dio: e anzi a dio possa unirsi. ispirandosi a dionigi pseudo-areopagita e ad agostino, e soprattutto alla vita e all`esperienza mistica di francesco d`assisi, e alla passione di cristo, bonaventura disegna nel suo libro la perfezione cristiana: come un cammino attraverso sei illuminazioni che con francesco e il serafino si aprono e si chiudono, e che alle sei ali di quell`essere celeste corrispondono. commento di daniele solvi.
Anticristo_Il_Figlio_Della_Perdizione_-Potesta`_G._L._(cur.)__Rizzi_M.
Anticristo Il Figlio Della Perdizione
Potesta` G. L. (cur.) Rizzi M.
Editore: Mondadori Editore
Collana: Fondazione Valla
Formato: libri   
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il secondo volume, a cura di uno storico delle origini cristiane e di un medievalista, ricostruisce quello che e` forse il piu` grande mito dell`occidente medievale: l`anticristo, che per quasi tredici secoli ha dominato i pensieri, le immaginazioni, le visioni e i deliri della gente cristiana. attraverso un puntuale esame dei testi che hanno parlato di "anticristo", l`opera mostra quale sia stata l`evoluzione in campo semantico, politico, teologico del termine, come si sia trasformata nel tempo l`idea dell`anticristo stesso. il primo volume, edito nel 2005, ha presentato testi scritti tra il ii e il iv secolo. in questo secondo volume l`arco di tempo abbracciato e` piu` vasto, si arriva fino al xii secolo, come piu` vasto e` il panorama delle voci prese in esame. la figura dell`anticristo, il nemico, l`avversario dei tempi ultimi, che si e` ormai delineata e continuamente muta forma aspetto e significato, turba, tormenta, ossessiona tutti gli scrittori cristiani.
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