"e soprattutto sul bisogno di radicamento che si concentra l`attenzione di simone weil, "il bisogno piu` importante e misconosciuto dell`anima umana, e tra i piu` difficili da definire". si e` detto che ad esso non corrisponde un bisogno dialetticamente contrario. il fatto e` che il radicamento costituisce il terreno di coltura indispensabile per la soddisfazione degli altri bisogni, cosicche` ad essi si oppone non un bisogno correlativo ma la sua negazione, la "malattia dello sradicamento". la difficolta` poi a definirlo e` anche dovuta al grado elevato di sradicamento a cui la societa` contemporanea e` pervenuta, fino a subirlo come uno stato quasi naturale. l`analisi puntuale dello sradicamento operaio, dello sradicamento contadino e di quello che simone weil chiama lo sradicamento geografico, determinato dalla sostituzione dell`idea di nazione a quella di territorio, citta`, insieme di villaggi, regione, ha lo scopo di rendere evidenti i caratteri della malattia del nostro tempo. innanzitutto la perdita del senso, nella misura in cui esso si trova assorbito nella ragione di stato [...] quindi la distruzione di un rapporto pieno con il tempo e lo spazio, vale a dire con la propria storia e il proprio ambiente naturale; di qui il sentimento di discontinuita`, frammentazione, estraneita`, e in definitiva la riduzione della vita sociale a pura esteriorita`." (dalla postfazione di giancarlo gaeta) |