
da raccolta poetica a scrittura usata per l`educazione della classe dirigente, fino a diventare libro ufficiale del confucianesimo, "shijing" e` una summa della poesia arcaica cinese, colta e rituale; al suo interno trovano posto 305 poesie scritte in un arco temporale che va dal 1000 al 600 a.c. riunite in un`unica antologia attorno al i secolo a.c. dalla scuola confuciana. trattato in versi di etica e politica, "shijing" e` stato tramandato nei secoli su listarelle di bambu`, pezze di seta, lastre di pietra, vasi di bronzo e carta ed e` un`opera che a lungo ha animato la vita culturale e intellettuale cinese, coniugando al suo interno temi amorosi, sessuali, nuziali, di impegno civile, di satira della societa` e di esortazione alla virtu`. in europa divenne noto a partire dal xviii secolo. il curatore e traduttore giorgio casacchia ha restituito un lavoro in cui oltre al testo in lingua originale, la sua traslitterazione in pinyin e la traduzione in italiano, trovano ampio spazio i commenti basati sugli studi dei maggiori esegeti di quest`opera. l`approccio scelto, analizzando le poesie verso per verso e parola per parola, da` conto della ricchezza e varieta` del libro, dei sui molteplici livelli di lettura (letterale, documentario, inquisitorio, edificante, filologico, storico e lirico, per citarne alcuni) e delle peripezie e stratificazioni di interpretazioni susseguitesi nei secoli, affiancando e intercalando alla "raccolta delle note con i significati secondo le tre versioni" di wang xianqian (1842-1917) numerosi commenti e note da altre fonti, moderne e non cinesi. in ragione del vasto e particolareggiato materiale presentato, quest`edizione del "libro della poesia" oltre a rivolgersi ai conoscitori della letteratura e della storia antica cinese, si rivolge anche a tutti i lettori curiosi della cultura cinese, e piu` in generale di linguistica, antropologia, letteratura e estetica.