nell`ottocento l`esperienza dell`amore ha trovato con la parola scritta il riflesso della sua potenza misteriosa e insopprimibile. nessun altro secolo, infatti, e` riuscito a rivendicare con altrettanta forza l`alterita` della passione rispetto alle convenzioni sociali e all`ottusita` del moralismo. e il microcosmo del racconto, in virtu` della sua concentrazione emotiva, si rivela l`esito ideale di questo percorso. i testi presentati qui offrono un saggio della varieta` stilistica con la quale, nel corso del secolo, il narrar breve ha ritratto la passione che "tutto vince": dall`esaltazione della sensualita`, rappresentata con raffinato esotismo da flaubert o con ardore lussureggiante da d`annunzio, all`analisi dei turbamenti interiori, che siano oggetto dell`introspezione psicologica di dostoevskij o della rappresentazione documentaria di verga. ad affascinare, poi, e` il multiforme connubio di amore e morte, riscatto dell`anima dalla meschinita` e dalle costrizioni terrene, come nella rivisitazione kelleriana di romeo e giulietta, estremo atto vendicativo imposto dalla tirannia dei sensi, come nella storia di "terribile passione" firmata da camillo boito, o inevitabile approdo di una fantasia morbosa, come l`estro visionario di edgar allan poe ci lascia intendere. |