
"satura" e` l`opera piu` sorprendente di eugenio montale. uscita nel 1971, spiazzo` i lettori dei suoi tre libri precedenti, mostrando la vitalita` di un poeta che, a settantacinque anni, era diventato ormai un classico indiscusso della letteratura italiana. la rottura col passato e` netta: non ci sono qui ne` la scabra concisione elegiaca degli "ossi di seppia" (1925-28), ne` la tragicita` modernista delle "occasioni" (1939), ne` ancora l`espressionismo allegorico de "la bufera e altro" (1956). c`e` invece una lingua modernissima, una ricchezza di dettagli, una "satira" nel senso latino del termine che puo` toccare ogni argomento: dal dolore privato per la morte della moglie alla cronaca puntuale e corrosiva degli anni sessanta. il testo, corredato da un cappello introduttivo e da un commento a cura di riccardo castellana, e` accompagnato da un saggio di romano luperini, da un profilo biografico dell`autore, da una bibliografia e da un intervento del poeta e critico franco fortini.