e l`estate del 1923 quando in due stanze in un sobborgo di berlino una nuova coppia da` inizio al suo futuro comune. lei si chiama dora dymant, lui franz kafka, e quello e` l`ultimo anno della sua vita. prima di allora ci sono state altre due brave ragazze ebree nella vita di kafka, felice e julie, poi la passionale, anticonformista milena. ma lui e` gia` "sposato con l`angoscia a praga" e un altro matrimonio non ci sta. e solo con la giovane dora che kafka, avvicinandosi alla fine, riesce a svincolarsi dalla citta` nativa e a pensarsi, seppur per poco, libero di amare. e se fosse sopravvissuto alla tubercolosi che lo condusse a morte precoce? se addirittura fosse scampato all`olocausto che si prese tutte le sue sorelle, rifugiandosi all`estero, magari in america, magari in un`accogliente comunita` ebraica? cosa sarebbe accaduto se il cantore di ogni forma di assoggettamento, vincolo, coercizione fosse riuscito a sfuggire? quali inediti appagamenti il nuovo mondo delle mille possibilita` avrebbe potuto riservargli? philip roth immagina per noi lo scenario e, incrociando quell`orizzonte letterario e umano al proprio, da` vita a una piccola gemma di lucidita` critica e insieme di spassoso estro narrativo. |