uscito per la prima volta in francia nel 1931 grazie alla mediazione di daniel hale`vy (e in italia solo nel 1948), immediatamente commentato da trockij, bruciato dai nazisti sulla piazza di lipsia e costato al suo autore l`arresto e il confino a lipari per "manifestazioni di antifascismo compiute all`estero", "tecnica del colpo di stato", spieiata dissezione delle varie tipologie di golpe e delle loro costanti, viene subito avversato da tutti. sta di fatto che ancor oggi lo si legge d`un fiato: non solo per l`"attualita`" della sua analisi di ingegneria politica, ma soprattutto per lo stile, insieme icastico e concitato, geometrico e visionario, dove malaparte sembra assumere le cadenze di un allievo di tacito. stile che risalta in tutte le sequenze su trionfi e fallimenti del golpismo classico, a partire dalla violenta "campagna di stampa" con cui cicerone smaschera la congiura di catilina, ma che tocca l`acme nelle ricostruzioni dei colpi di stato dei primi decenni del secolo scorso, come nelle pagine sulla imminente rivoluzione a pietrogrado, con le "dense nuvole nere sulle officine di putilow" cui si contrappone la nebbia rossastra del sobborgo di wiborg dove si nasconde lenin. e nella parte finale spiccano, ritratti con rara vividezza, i volti e le psicologie degli autocrati a capo dei vari totalitarismi: stalin, mussolini e hitler. |