"se volessimo tener fermo il senso proprio, filosofico e non meramente letterario della parola romanticismo, dovremmo audacemente sostenere che esiste un unico, grande romantico: novalis. e come corollario dovremmo dire che il piu` grande testo romantico, se non l`unico, sono gli `inni alla notte`. [...] cos`e` dunque, in breve, la poesia per novalis? la poesia e` magia immaginativa dell`io. novalis riprende quindi l`idea fichtiana dell`io assoluto, interpretandolo pero` non come semplice soggetto trascendentale, ma come fonte infinita di realta`; l`idealismo diviene magico: la fantasia e la volonta` del soggetto individuale - cioe` del poeta - si fanno onnipotenti, dal momento che sono in grado di creare e trasformare il mondo. la poesia e` dunque l`atto supremo, la liberta` creativa assoluta; la trasformazione reale del mondo terreno, il fare dei casi della vita quel che ci pare, il servirsene a proprio capriccio: `quel che io voglio essere, io lo sono`." (dall`introduzione di susanna mati) |