
adriana zarri decise nel 1975 di imprimere una svolta "radicale" alla sua vita monastica e di abbracciare l`eremitaggio. intraprendendo una scelta di vita che privilegia la solitudine e il silenzio. quello che con questo racconto di esperienze, ricordi e riflessioni di vita contemplativa, vuole offrirci e` una particolare, concreta e umana idea di monachesimo. una scelta di solitudine puo` essere infatti un luogo fecondo di incontro, il silenzio contemplativo puo` essere un modo di parlare piu` forte e meglio a tutti ed essere un luogo dove racconto e realta` convivono e si contaminano, dove "lo studio e la riflessione sono impastati di vita". nel libro, adriana zarri illustra via via diversi aspetti della sua vita: dalle circostanze che l`hanno spinta verso questa decisione, all`organizzazione pratica della casa e delle sue giornate, al rapporto con la natura e il ritmo delle stagioni, alla relazione con il mondo secolare e i mezzi di comunicazione, alle paure e pericoli che nascono da una vita simile, agli animali che le fanno compagnia. agli incontri con amici, scrittori e intellettuali, che vengono a trovarla e a discutere con lei. ma ogni argomento, anche il piu` umile e quotidiano, e` trattato con bonaria e umanissima ironia (e autoironia). e soprattutto diventa lo spunto per una riflessione sulla meditazione e sul silenzio necessario affinche` ognuno possa trovare la sua voce: perche` "occorre avere del silenzio un concetto vitale e non formale". con uno scritto di rossana rossanda.