
e il novembre del 1918, e il mondo di rosa tiefenthaler e` andato in frantumi. l`impero austroungarico in cui e` nata e vissuta non esiste piu`: con poche righe su un trattato di pace la sua terra, il sudtirolo, e` passata all`italia. "il nostro cuore e la nostra mente rimarranno tedeschi in eterno", scrive rosa sul suo diario. colta e libera per il suo tempo, lo tiene da quasi vent`anni, dal giorno del suo matrimonio con l`amato jakob. mai avrebbe pensato di riversare nelle sue pagine una cosi` brutale lacerazione. ne seguiranno molte altre. in pochi anni l`avvento del fascismo cambia il suo destino. cominciano le persecuzioni per lei e per la sua famiglia, colpevoli di voler difendere la loro lingua e la loro identita`: saranno arrestati, incarcerati, mandati al confino. e rosa assiste impotente al naufragio di tutte le sue certezze. intorno a lei, troppi si lasciano sedurre da un sogno pericoloso che si sta affacciando sulla scena europea: quello della germania nazista. non potra` impedire che hella, la figlia minore, sia presa nel vortice dell`ideologia fatale di hitler. e presto dovra` affrontare la scelta impossibile tra l`oppressione e l`esilio. nata austriaca, vissuta sotto l`italia, morta all`ombra del reich, rosa e` il simbolo dei tormenti di una terra di confine. su quella frontiera e` cresciuta lilli gruber, sua bisnipote, che oggi attinge alle parole del suo diario. e racconta una pagina di storia personale e collettiva in questo libro teso sul filo del ricordo.