13 maggio 1506: michelangelo sbarca a costantinopoli, da cinquant`anni capitale dell`impero turco. ha lasciato roma, irritato con papa giulio ii che gli preferisce altri artisti, per accettare l`invito del sultano bayazid il giusto, che gli offre un compito e una sfida: disegnare un ponte che unisca le rive del bosforo. lo stesso progetto era stato affidato vent`anni prima a leonardo da vinci, e michelangelo trova irresistibile la prospettiva di riuscire la` dove il rivale ha fallito. il fascino della citta` d`oro e di spezie lo avvolge e lo ammalia fin da subito: e tra paggi, schiavi, soldati, elefanti, scimmie, taverne oscure e freschi cortili si fanno avanti due figure ambigue e incantevoli che avvincono l`artista con il potere della danza, del canto, della poesia. sempre in bilico tra invenzione e ricostruzione storica, questo romanzo e` il racconto di un sogno: quello dell`incontro - possibile e mancato - fra il genio del rinascimento e la magia dell`oriente. |