nel 1914 il marito di colette, il barone henry de jouvenel des ursins, parte per il fronte. lei, al tempo redattrice per "le matin", lo segue. saint-malo, verdun, parigi, l`argonne, roma. nella corposa sezione impressioni d`italia, il genio di colette offre un delizioso quadro di venezia e pagine suggestive dal lago di como. composto tra il 1914 e il 1917, mai tradotto finora in italiano, "le ore lunghe" e` un reportage obliquo sulla prima guerra mondiale. mentre i quotidiani nazionali d`europa si coprono di cronache di guerra, la scrittrice piu` stravagante di francia si concentra sui giardini, sulle donne, sui colori, sul mare, sulle gonne, sulla vita. il risultato e` un resoconto delle lunghe, lente ore della guerra raccontato da chi sa filtrare il senso dell`attesa e della fantasia. le ore che un ferito impiega a guarire, in cui una donna partorisce il figlio del nemico, ma anche ore in cui la sua bel-gazou assale i polli in un`aia, o le signore provano vestiti. ore coraggiose nella bellezza, perche` "la gioia e` dappertutto, inevitabile", e in tempi cosi` bui, coglierla e` un atto rivoluzionario. |