
in fuga dagli orrori della guerra e dalla persecuzione nazista, stefan zweig rilegge e commenta il grande filosofo francese michel de montaigne (1533-1592). in un momento di profonda afflizione, ripercorrere la vita dell`autore dei "saggi" rappresenta per zweig la strada verso la liberazione interiore; cio` che di montaigne lo affascina maggiormente, infatti, e` la determinazione cosciente e costante a mantenere integra la propria autonomia di pensiero in un`eta` tumultuosa e in una societa` nella quale brutalita` e servilismo dilagano. incompiuto, pubblicato postumo e qui tradotto per la prima volta in italiano, montaigne e` una biografia a cavallo tra ricostruzione storica e analisi psicologica, scritta con l`entusiasmo di un umanista solitario che riconosce in montaigne il modello perfetto di saggezza. pur senza dettare dogmi, precetti, leggi o sistemi, montaigne rivela a zweig come trovare se stessi dentro ogni cosa e ogni cosa dentro se stessi. il suo prezioso avvertimento e` di non affannarsi nell`ambizione e non farsi trasportare dalle passioni del mondo, perche` il vero traguardo e` vivere non una vita qualunque, ma la propria vita.