
centosessant`anni di storia del capitalismo vengono squadernati in un continuo saltare fra terzieta` saggistiche, flussi romanzeschi, narrazioni di incubi e vaneggiamenti, il tutto punteggiato da isole realistiche in cui l`improvviso andamento da sceneggiatura filmica e` inframmezzato di continuo dal commento in contrappunto di un ignoto narratore onnisciente [...] e questo congegno, ambizioso e riuscito, di continua osmosi fra dentro e fuori, a farmi avvicinare `lehman trilogy` ai fluviali atti di `strano interludio` di eugene o`neill, ed e` notevole che questa ardita soluzione drammaturgica mantenga la sua vigorosa efficacia nel corso di un trittico quasi wagneriano, dove l`oro del reno di un`alabama negriera giungera`, inevitabile, al crepuscolo dei divini indici di wall street." (dalla prefazione di luca ronconi)